Ape Sociale per caregiver: ecco i requisiti per chi desidera accedere alle pensione anticipata anche nel 2023.
Questo strumento di accompagnamento alla pensione di vecchiaia, introdotto in maniera sperimentale nel 2017, verrà prorogato anche per il prossimo anno secondo quanto contenuto nella bozza della Legge di Bilancio 2023. Significa che potranno ancora usufruirne quei lavoratori che abbiano perfezionato determinati requisiti entro il 31 dicembre 2023 e si trovino in una delle condizioni previste dalla legge.
Tra queste, anche l’assistenza a un familiare con disabilità grave.
Ape Sociale caregiver 2023: il quesito
Un nostro lettore ha inviato il seguente quesito: “Buongiorno, nel 2023 ho 63 anni di età e 38 e mezzo di contributi e assisto mio cognato disabile ma non convivente da quattro o cinque anni. Vorrei sapere se è possibile andare in pensione con Ape social. Ho anche contributi prima del 19 anno di età. Grazie aspetto notizie.”
Requisiti Ape Sociale 2023
Oltre ai requisiti anagrafici, i lavoratori che vogliono lasciare il mondo del lavoro in anticipo rispetto alla normativa vigente devono trovarsi in una delle seguenti situazioni:
- stato di disoccupazione, indennità interamente conclusa e 30 anni di anzianità contributiva;
- essere caregiver, da almeno sei mesi al momento della domanda, del coniuge oppure di o un parente di primo grado convivente disabile in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Sono inclusi anche un parente o un affine di secondo grado convivente ma solo nel caso in cui i genitori o il coniuge della persona con disabilità grave abbiano compiuto i 70 anni di età, siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti. Richiesti 30 anni di contributi;
- essere riconosciuto invalido civile con una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%, con 30 anni di anzianità contributiva;
- aver svolto, in qualità di lavoratore dipendente, un’attività gravosa da almeno sette anni negli ultimi dieci o da almeno sei negli ultimi sette, e avere 36 anni di contribuzione (32 per alcune specifiche categorie).
Per le donne i requisiti contributivi sono ridotti di 12 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di due anni.
L’indennità Ape Social
L’indennità di Ape Sociale è corrisposta per 12 mensilità. Nel caso di iscrizione a una sola gestione, equivale all’importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell’accesso, se dovesse risultare inferiore a 1.500 euro. Altrimenti è di 1.500 euro se la pensione è uguale o superiore a questa cifra.
Ape Sociale come caregiver del cognato
In merito alla domanda inviata dal lettore, la risposta è purtroppo negativa. Per fruire dell’indennità Ape Sociale in qualità di caregiver sono previste precise regole. Innanzitutto la persona con disabilità deve essere in situazione di gravità ai sensi della legge 104/92 e convivere con chi presta assistenza. Inoltre, essendo il cognato un affine di secondo grado, non deve avere altri familiari (genitori o coniuge) che potrebbero prendersi cura di lui.
Quota 41 è il trattamento pensionistico anticipato pensato per chi ha almeno 12 mesi di contributi versati prima del 19esimo anno di età e si trova in una delle condizioni simili a quelle richieste anche per Ape Sociale. Ma il lettore dovrebbe comunque attendere di perfezionare, appunto, 41 anni di anzianità contributiva. Può comunque rivolgersi a un Patronato o altro ente per avere un quadro più preciso della sua situazione lavorativa e previdenziale.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.