Le agevolazioni sul fotovoltaico servono a favorire l’utilizzo di energia pulita, ma non tutti sanno se per installare i pannelli sul tetto del caseggiato, e per fruire del collegato bonus, serve il nulla osta dell’assemblea. Vediamo come stanno le cose.
Non pochi avranno già sentito parlare di “bonus fotovoltaico”, ma attenzione perché un vero e proprio bonus non è previsto dalla legge.
Infatti con questa espressione si intende piuttosto indicare le distinte agevolazioni statali mirate all’efficientamento energetico dei caseggiati, che includono – appunto – anche le opere di installazione di impianti solari, sia fotovoltaici che di solare termico.
In altre parole con il bonus fotovoltaico si vogliono indicare le agevolazioni fiscali in materia di installazione di pannelli solari nelle abitazioni, sulla scorta di regole su distinte misure incluse nei bonus casa. Le agevolazioni per il fotovoltaico possono essere domandate con il bonus ristrutturazione e il Superbonus: grazie a questo pacchetto di agevolazioni fiscali, l’interessato può recuperare l’investimento sostenuto per l’installazione dell’impianto.
Pannelli fotovoltaici: come utilizzarli al meglio per azzerrare sul serio la bolletta
Non dimentichiamo inoltre che In Italia è previsto un incentivo per l’installazione di pannelli fotovoltaici, che prende il nome di “Conto Energia”. Si tratta di fatto di un rimborso per ogni kilowattora (kWh) di energia elettrica prodotta dai pannelli solari, il quale è versato per un periodo di 20 anni. L’ammontare del rimborso è legato alla data di installazione dei pannelli e può essere soggetto a modifiche da parte del Governo sulla scorta di determinate condizioni. Di riferimento è comunque il sito web del GSE (Gestore dei Servizi Energetici), che gestisce appunto Conto Energia.
Qui di seguito vogliamo però affrontare il discorso sul fotovoltaico da un differente punto di vista. Infatti, una questione pratica è la seguente: per porre l’impianto sul tetto usufruendo del bonus appena citato, è necessario ottenere il sì dell‘assemblea condominiale? Stante il rilievo di questo quesito per molti condomini, di seguito chiariremo come stanno effettivamente le cose e daremo una risposta puntuale. I dettagli.
Bonus fotovoltaico e installazione dei pannelli sul tetto: serve l’ok dell’assemblea?
In un periodo ricco di agevolazioni ed incentivi in tema energia, mirati ad ammodernare gli edifici ma anche e soprattutto a favorire lo sfruttamento di impianti non dannosi per l’ambiente, c’è chi in un condominio potrebbe farsi la domanda appena menzionata, ovvero chiedersi se per l’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto e per lo sfruttamento del relativo bonus fotovoltaico, sia condizione indispensabile il permesso del condominio, espresso con deliberazione assembleare.
Ebbene, facciamo subito chiarezza a riguardo: in ambito di incentivi impianti fotovoltaici sulla terrazza o sul tetto del condominio, il privato condomino che intende avvalersene non è tenuto a domandare ed ottenere l’autorizzazione degli altri condomini riuniti in assemblea. Nessun possibile rischio di opposizione ai lavori di installazione dei pannelli fotovoltaici, dunque, perché non serve un’autorizzazione ad hoc dell’assemblea – anche se può avere un autonomo rilievo la prova della lesione alla staticità del caseggiato o al decoro dello stesso.
Questi sono peraltro i punti chiave di un provvedimento recentemente emesso dal Tar Lazio, e che sicuramente avrà indubbi riflessi sulle opere condominiali legate al bonus fotovoltaico.
La legge in materia di bonus fotovoltaico e installazione dei pannelli sul tetto
Se guardiamo alle norme di legge vigenti in materia, ben comprendiamo il perché dell’orientamento del tribunale amministrativo regionale. Infatti le regole su questi temi indicano che ciascun privato condomino può installare pannelli fotovoltaici sul tetto del condominio, ma appunto sempre che ciò non vada a nuocere alla stabilità e al decoro architettonico dello stabile.
In particolare:
- non è necessario il consenso di coloro che vivono nel condominio, ovvero in linea generale l’assemblea non può negare il permesso ad installare pannelli fotovoltaici;
- ma occorre rispettare pur sempre l’obbligo di comunicare l’avvio dei lavori all’amministratore.
- se però da qualcuno degli interessati viene data la prova per cui la posa dei pannelli fotovoltaici è di fatto in grado di nuocere al decoro architettonico o di mettere a rischio la sicurezza dell’edificio, l’assemblea può frapporsi e bloccare l’installazione. In caso di impianto già installato, laddove la prova emerga successivamente, la stessa assemblea potrà ordinare lo smantellamento del fotovoltaico.
Non serve l’autorizzazione del condominio per usufruire dell’incentivo pannelli fotovoltaici
Alla luce di quanto abbiamo visto finora la legge consente al condomino di installare impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, mirati al servizio di singole unità sul lastrico solare, su ogni altra superficie idonea comune e sulle parti di proprietà di colui che vuole disporre l’installazione stessa.
In riferimento al bonus citato in apertura, ovvero l’incentivo per l’installazione di pannelli fotovoltaici “Conto Energia”, non vi sono dubbi: al di là del fatto che l’installazione dei pannelli del fotovoltaico sia stata autorizzata dall’assemblea condominiale oppure no, il condomino che appronta un impianto di questo tipo può sfruttare l’incentivo Conto Energia, a condizione che siano però osservate tutte le condizioni di cui al programma. Ma occhio a questa situazione: se l’installazione non ha ricevuto l’ok dell’assemblea perché implica un danno all’estetica o alla stabilità dell’edificio, il condomino autore delle opere potrebbe essere obbligato a rimuovere l’impianto e a risarcire i danni arrecati.