Spesso si sente parlare dei tantissimi benefici delle mandorle, ma forse non se ne sa molto: ecco cosa ha scoperto un recente studio
Ormai è molto tempo che si parla dei tantissimi benefici che la madore apporterebbero all’organismo, ma forse in tanti non ne sanno abbastanza: ecco cosa c’è da sapere in merito e cosa hanno scoperto gli scienziati di recente.
Le mandorle sarebbero dunque un vero e proprio toccasana per l’organismo. Questa particolare frutta secca, infatti, aiuterebbe a ridurre la glicemia e la resistenza all’insulina.
Inoltre, risulterebbe davvero molto utile per perdere i chili di troppo per coloro che soffrono di obesità oppure che semplicemente sono in sovrappeso.
Questa frutta secca, infatti, aumenta il senso di sazietà. Ma non solo, infatti, inciderebbe anche sulla regolazione degli ormoni che incidono sulla fame e ridurrebbe picchi di glicemia.
Come forse in molti già sapranno, può capitare che si ingeriscano degli alimenti non soltanto perché si ha fame, ma anche per stress oppure noia. O ancora se si è in una condizione di obesità.
Il numero di soggetti con qualche chilo do troppo oppure obesi è davvero molto preoccupante per la salute di tutti. Quindi, provare a regolare il senso di fame può essere davvero molto utile se si vogliono perdere i chili di troppo.
Di recente, una nuova ricerca condotta su soggetti in età adulta ha avvalorato l’ipotesi che le mandorle migliorerebbero di molto la regolazione degli ormoni della fame. Lo studio è stato fatto su soggetti in sovrappeso ed obesi.
La ricerca proviene dall’Australia e questa ha provato a comprendere nel miglior modo possibile come il consumo di questa frutta secca possa gestire il peso corporeo in modo efficiente.
La Dott.ssa Coates ed il suo team hanno condotto una ricerca provando a capire come le mandorle possano influenzare il senso di fame. Inoltre, ne hanno studiato gli ormoni che li regolano.
Mandorle, tanti benefici inaspettati: ecco cosa hanno scoperto gli studiosi
Le mandorle, come spiegato, hanno diversi benefici e uno di questi riguarda l’intestino ma cosa c’è da sapere? Ecco cosa ha rivelato un recente studio.
Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, la dottoressa Coates ha spiegato che gli alimenti hanno un’influenza diversa sui soggetti.
Ha poi continuato a spiegare che coloro che studiano la nutrizione ed applicano ill metodo scientifico stanno consentendo di capire appieno il ruolo importante delle mandorle. Inoltre, ii soggetti che si alimentano anche di frutta secca risultano essere meno a rischio dii obesità.
Al momento però non è ancora noto cosa le mandorle abbiano di ‘speciale’ ed è proprio quello che si vuole scoprire. La Dott.ssa ha continuato dicendo che si è pensato che un ruolo importante si svolgesse a livello degli ormoni nel momento in cui tale frutta secca è addizionata alla dieta.
Lo studio delle dottoressa parte dal presupposto che le mandorle potrebbero essere positivi sugli ormoni inerenti alla fame. Ed inoltre, che questi influiscano sul senso di fame.
Infine, il team aveva l’obiettivo di scoprire se mangiare una certa quantità di frutta secca come merenda poteva ridurre l’assunzione successiva di calorie mettendo in correlazione con questa una merenda base solitamente con carboidrati.
La ricerca
La ricerca in questione ha visto la partecipazione di centoquaranta soggetti in sovrappeso oppure obesi. Nello specifico hanno preso parte allo studio quarantadue uomini e novantotto donne.
Le persone che hanno preso parte allo studio hanno consumato mandorle naturali oppure una barretta contenente frutta cotta. Il primo è il gruppo sperimentale, mentre il secondo quello di controllo.
Nel corso del tempo vi è stata fatta la misurazione dei livelli ormonali che vanno a regolare la fame ed anche quelli inerenti all’appetito redatti dai soggetti che hanno preso parte alla ricerca. Il lasso di tempo preso in considerazione era di due ore.
Le mandorle consumate variavano da trenta a cinquanta grammi rispetto al piano alimentare seguito. Ad un altro gruppo è stato concesso, per la cena, di servirsi in modo libero al buffet per mezz’ora. Per quanto concerne i livelli di fame, questi sono stati misurati alla fine della ricerca.
Gli studiosi hanno deciso di valutare se consumare questa frutta secca come merenda, invece, di quella fatta da carboidrati potesse incidere rispetto a quanto i soggetti interessati avrebbero poi consumato al buffet.
Per fare tale indagine gli studiosi hanno deciso misurare la gerlina, ovvero l’ormone che ha il compito di regolare il senso di fame. E poi di misurare altri peptidi. Il riscontro ricevuto per quanto riguarda il peptide C e del quarantasette per cento minore all’interno del gruppo che aveva consumato le mandorle.
Questo è messo in relazione a quelli che invece avevano mangiato come merenda un alimento a base di carboidrati. La riduzione riguardante l’attività del peptide C mostra un riscontro concernente l’insulina che ha influenza positiva rispetto all’insorgenza di alcune patologie come quelle a carico del cuore oppure del diabete.
Le conclusioni
Alcuni risultanti dunque mostrano che le mandorle hanno la capacità di diminuire la risposta al glucosio. E non solo, infatti, una risposta si è avuta anche in merito alla resistenza all’insulina, questa però solo se le mandorle vengono ingerite con un alimento contenente molti carboidrati.
In più, per quanto concerne la risposta inerente ad altri polipeptidi vi è stato un risultato maggiore all’interno del gruppo che aveva consumato la frutta secca in questione rispetto all’altro che invece aveva preso come merenda un alimento con carboidrati.
Com’è noto il glucagone appaga il senso di appetito ed inoltre consente di perdere i chili di troppo. Il polipeptide pancreatico invece consente di avere meno fame e di conseguenza limita il consumo di cibo. Inoltre, migliora il tempo in cui gli aumenti sostano nello stomaco.
Alcune risposte inerenti a diversi peptidi, invece, non risultate molto incongrue rispetto ai gruppi in esame.
La stessa cosa vale per quanto concerne le valutazioni fatte dai soggetti inerenti al livello di fame. Vi è però la necessità di considerare che i soggetti che hanno fatto parte dell’area sperimentale hanno consumato più o meno cento calorie in meno durante il buffet. Questo risultato però non è molto rilevante a livello statistico.
Lo studio ha sicuramente raggiunto ottimi risultati, ma vanno messe in evidenza 2 questioni. La prima è che coloro che hanno preso parte al buffet erano di numero ridotto a causa del Nuovo Coronavirus.
Ed il secondo aspetto da considerare è che tutti i soggetti che hanno partecipato si trovavano in una condizione di sovrappeso.
E dunque ovvio che un nuovo possibile studio potrebbe prendere in considerazione soggetti che non si trovano in una condizione di sovrappeso. Quindi, questo potrebbe risultare utile per prevenire situazioni sia di obesità che di sovrappeso.
Inoltre, coloro che hanno fatto la ricerca raccomandano che le prossime siano fatte per indagare come regolare il senso di fare sul lungo periodo.
Infine, la ricerca sembra dunque sostenere la validità del consumo di mandorle come metodo per ricevere una risposta ormonale soddisfacente. Ed inoltre vi sarebbe dunque la possibile di controllare un maggiore rilascio di insulina ed anche regolare in modo più efficace la glicemia. Per leggere lo studio completo basta cliccare QUI.
Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi.