Reddito di Cittadinanza dicembre: l’INPS comunica le date dei nuovi accrediti

L’INPS ha, finalmente, svelato le date per i prossimi pagamenti del Reddito di Cittadinanza di dicembre. Ecco come riceverlo.

In questi giorni, molti beneficiari si stanno chiedendo quando avranno accesso alla rata di dicembre del Reddito di Cittadinanza.

reddito di cittadinanza
InformazioneOggi.it

L’Istituto previdenziale ha, dunque, specificato che “gli accrediti della mensilità di dicembre di RdC arriveranno nella settimana di Natale, con disponibilità certamente precedente al 23”. L’attesa, quindi, finirà la prossima settimana.

È bene ricordare che i versamenti attuali sono quelli ordinari, rientranti tra la seconda e la diciottesima mensilità di erogazione del sussidio.

Al contrario, le ricariche di metà mese, accreditate questa settimana, corrispondono agli arretrati di fine novembre 2022. Tali pagamenti erano stati sospesi a causa di controlli da parte dell’INPS.

Finora, dunque, avevano ricevuto il Reddito di Cittadinanza solo i primi percettori, che avevano presentato richiesta nel mese di novembre od ottobre ed i cittadini che avevano inoltrato domanda di rinnovo a novembre. Scopriamo cosa accadrà nelle prossime settimane.

Quando spendere il Reddito di Cittadinanza di dicembre?

Il Reddito di Cittadinanza deve essere consumato necessariamente entro un mese solare. In altre parole, l’intera cifra deve essere spesa entro l’ultimo giorno a disposizione del mese successivo (questa volta, dunque, entro il 31 gennaio 2023).

Cosa accade se il percettore non spende tutto l’importo del sussidio economico, entro il limite prestabilito? Inevitabilmente, la somma restante verrà scalata dalla ricarica successiva. In particolare, l’INPS può decurtare fino a massimo il 20% della cifra totale. Per non “sprecare” soldi, dunque, è importante consumare tutta la quota percepita.

Inoltre, i beneficiari possono anche prelevare una parte di Reddito di Cittadinanza, calcolata in base al proprio valore di riferimento nella scala di equivalenza. In particolare, il primo percettore (a cui è intestata la prestazione) coincide con il valore 1; gli altri componenti della famiglia, invece, sono calcolati come 0.2 e 0.4, a seconda che si tratti di minorenni oppure adulti e si sommano al valore 1.

Il valore massimo è 2.1 o 2.2, se nella famiglia c’è un componente affetto da disabilità grave o non autosufficiente. In altre parole, in un nucleo con due adulti e 3 figli minorenni, è possibile prelevare non più di 200 euro; in una famiglia con 2 adulti, invece, al massimo 140 euro.

Potrebbe interessarti anche il seguente articolo: “ISEE per il Reddito di Cittadinanza: senza questi documenti si rischia di perderlo“.

ISEE e Reddito di Cittadinanza

Molti percettori temono che quella di questo mese sia l’ultima erogazione del RdC. I timori si basano sulle ultime esternazioni del Governo, intenzionato a riformare la misura.

In realtà, il sussidio verrà pagato anche nel mese di gennaio 2023. Tuttavia, entro il prossimo 31 gennaio si dovrà procedere al rinnovo del Modello ISEE. Se, infatti, non si adempie, il Reddito di Cittadinanza verrà sospeso e non si potrà percepirlo a febbraio.

L’INPS, infatti, deve sapere se ci sono state delle modifiche reddituali o patrimoniali, rispetto all’anno precedente, nel nucleo familiare beneficiario.

In seguito all’inoltro del nuovo ISEE, possono verificarsi 4 situazioni differenti:

  1. l’ISEE rimane lo stesso dell’anno precedente e, quindi, il Reddito di Cittadinanza non varia;
  2. la condizione reddituale e patrimoniale risulta peggiorata e, dunque, il RdC aumenta;
  3. l’ISEE risulta più alto e, di conseguenza, il RdC diminuisce;
  4. il reddito supera i 9.360 euro, dunque, il sussidio viene revocato.

Qualora i percettori non presentino l’ISEE entro la scadenza prestabilita, ma provvedano solo a febbraio o a marzo, l’INPS valuterà i dati e deciderà se sussistono ancora i presupposti per l’erogazione.  Eventualmente, disporrà lo sblocco della prestazione ed il pagamento degli arretrati.

Quali saranno le regole in vigore dal prossimo anno?

Cosa cambierà, nel concreto, nel prossimo anno? Senza dubbio, ci saranno delle novità molto importanti.

Per tutte le informazioni dettagliate, consulta il seguente articolo: “Reddito di Cittadinanza: incredibile quello che potrà accadere nei prossimi 2 anni“.

In base a quanto annunciato dalla Presidente Giorgia Meloni in occasione della conferenza stampa dedicata alla Legge di Bilancio 2023, la prestazione economica dovrebbe avere le seguenti modifiche:

  • durata di soli 8 mesi (invece degli attuali 12), per i cittadini occupabili, senza figli, non disabili, con meno di 60 anni e che non prestano assistenza a familiari non autosufficienti;
  • validità di 12 mesi per i cittadini inoccupabili, con figli minori, over 60 e caregivers di familiari disabili gravi.

Infine, il sussidio verrà abolito il 1° gennaio 2024, per essere sostituito con nuovi strumenti di contrasto alla povertà.

Gestione cookie