L’assassinio del presidente John F. Kennedy viene desegretato dal Governo Usa

L’amministrazione Biden ha imposto la divulgazione degli ultimi documenti segreti sull’assassinio di John F. Kennedy.

Si tratta di un importantissimo passo in avanti sul fronte del misterioso omicidio che 59 anni fa mise termine a una delle più promettenti amministrazioni degli Stati Uniti.

Kennedy
Redazione informazioneoggi.it

John F. Kennedy è rimasto uno dei miti nel cuore degli americani. Anche per questo dalla fine della sua presidenza non si è mai smesso veramente di discuterne. Oggi le circostanze che hanno portato al suo omicidio sono state messe in luce dai documenti segreti del governo Usa.

Non si tratta di una presa di posizione dell’amministrazione attuale, ma di un atto previsto da un disegno di legge approvato nel 1996.

Secondo il President John F. Kennedy Assassination Records Collection Act del 1992, tutti i documenti degli omicidi avrebbero dovuto essere divulgati pubblicamente entro 25 anni o entro la data di ottobre 2017. Tuttavia, la preoccupazione per la sicurezza nazionale ha superato l’interesse pubblico alla divulgazione.

Già nel 2018, Trump aveva autorizzato la divulgazione di 19.045 documenti, circa tre quarti dei quali contenevano ancora alcune omissioni.

National Archives and Records Administration rilascia migliaia di documenti segreti sull’omicidio Kennedy

La tranche di file appena rilasciata, 13.173 documenti, è stata pubblicata dalla National Archives and Records Administration. Il presidente Biden ha accompagnato la pubblicazione con una riflessione. Ha confermato che: “è fondamentale garantire che il governo degli Stati Uniti massimizzi la trasparenza divulgando tutte le informazioni contenute nei registri relativi all’assassinio omesse fino a oggi.”

La necessità di proteggere i documenti riguardanti l’attentato si è indebolita con il passare del tempo ed è perciò arrivato il momento di divulgarle senza pericoli.

L’assassinio di Kennedy e il successivo occultamento di documenti governativi relativi alla sua morte, ha generato teorie cospirative per quasi sessant’anni. I dubbi maggiori sono ruotati intorno al killer Lee Harvey Oswald. La Commissione che indagò sul fatto concluse che Oswald agì da solo quando uccise il presidente il 22 novembre 1963 e che non c’era alcuna cospirazione.

Un gran numero di documenti rilasciati giovedì dalla CIA concernevano i movimenti di Oswald, i suoi contatti e la sua firma trovata su una domanda di visto per Cuba, allora alleato dell’URSS.

Altri documenti si concentrano sulle richieste della Commissione Warren. Uno di questi rileva che Oswald è stato menzionato in un articolo del Washington Post come disertore in Unione Sovietica. Questo indica che Oswald era sul radar della CIA più di un anno prima che Kennedy fosse assassinato.

Esiste una relazione sicura tra Oswald e l’Unione Sovietica

Il documento datato 1962 afferma testualmente che: “Un ex sergente dei marines di Fort Worth, Texas, che ha disertato nell’URSS tre anni fa, ha lasciato Mosca solo di recente insieme a suo figlio neonato e alla moglie di origine russa per dirigersi negli Stati Uniti”.

Un documento del dicembre 1963 descriveva come i funzionari della CIA a Città del Messico: “intercettarono una telefonata che Oswald fece in ottobre da quella città all’ambasciata sovietica”. Nel documento si dice che Oswald usò il suo nome parlò usando un russo stentato.

Oswald, secondo il documento, aveva visitato l’ambasciata Russa in precedenza affermando che qualcuno aveva promesso “di inviare un telegramma per lui a Washington”.

Il documento di 23 pagine continua dicendo: “La nostra base di Città del Messico produce molto spesso informazioni come questa sui cittadini statunitensi che contattano le ambasciate del blocco sovietico nella città.”

Oswald è stato eliminato con la complicità dell’intelligence USA

Un altro documento, del settembre 1964 e contrassegnato come segreto, descriveva funzionari americani che discutevano di Oswald e della sua uccisione. Il funzionario, Felix Dmitreyevich Karasev, ha affermato che; secondo la sua opinione era impossibile per il suo assassino, Jack Ruby, colpire a morte Oswald senza la complicità di alcuni funzionari statunitensi.

Con il rilascio avvenuto giovedì scorso, il 95% dei documenti tra quelli classificati dalla CIA sull’assassinio di JFK sono stati rilasciati nella loro interezza.

Il portavoce della CIA ha giustificato la continua redazione di alcuni documenti, dicendo che; contengono informazioni che dettagliano le fonti e i metodi dell’intelligence della CIA, alcuni utilizzati fino alla fine del 1990. I documenti rilasciati hanno subito un processo di revisione durata 1 anno. Le poche redazioni rimanenti proteggono i nomi dei dipendenti della CIA, le fonti, le posizioni e il suo modus operandi” ha detto il portavoce.

Secondo la CIA tutte le informazioni note per essere direttamente correlate all’assassinio del presidente Kennedy sono già state rilasciate.

“Il rinvio temporaneo continuo si è reso necessario per proteggere da danni gli Stati Uniti. Nello specifico: la difesa militare, le operazioni di intelligence, le forze dell’ordine e la condotta delle relazioni estere. Questi contenevano elementi di tale gravità da superare l’interesse pubblico alla divulgazione immediata”, ha detto Biden lo scorso ottobre.

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