I lavoratori dipendenti hanno diritto alle ferie secondo regole ben precise, di cui si trova traccia nella legge e nei singoli Ccnl. Cosa succede se non sono rispettate? Facciamo il punto.
Le norme di legge prevedono il diritto alle ferie retribuite per un numero minimo di giorni durante l’anno, ma anche fissano le sanzioni per le ferie non godute. Ciò appare di particolare rilievo con l’arrivo della fine dell’anno, perché non bisogna dimenticare che decreti legislativi, sentenze ed anche la Costituzione hanno disposto in proposito.
Sussiste un vero e proprio regolamento ferie, che deve essere rispettato dal datore di lavoro, per non rischiare attriti e contenziosi di lavoro con i dipendenti e i sindacati. Soprattutto, le sanzioni sono pesanti in caso di ferie non godute, perché ammontano a diverse migliaia di euro.
Vediamo allora insieme di fare il punto sulle ferie dei dipendenti, chiarendo quali sono le regole fondamentali da seguire, le sanzioni che si rischiano in caso di mancato accesso ad esse e un’utile soluzione per non sbagliare.
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Ferie dei dipendenti: al diritto del lavoratore corrisponde l’obbligo del datore
Nessun dubbio sul tema della natura delle ferie. Il diritto a fruirne rappresenta la possibilità del dipendente di conseguire un riposo retribuito, al fine di recuperare le energie psicofisiche e di coltivare le relazioni sociali.
Le ferie spettano e sono un diritto per tutti lavoratori dipendenti, a prescindere dalla loro qualifica, mansione o contratto valevole. Il dovere di concedere le ferie è previsto non soltanto per le aziende e la PA, ma anche per i datori di lavoro individuali.
Fondamento del diritto alle ferie è all’art. 36 della Costituzione, secondo il quale “il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi”.
Ciò rimarca che per ogni dipendente è obbligatorio avvalersi delle ferie e, per questo, sono previste sanzioni in caso di violazione di questo importante diritto.
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Diritto alle ferie: chi decide quando farle?
Un lavoratore può certamente fare richiesta di ferie al datore, ma non sempre quest’ultimo ha interesse ad adeguarsi a quanto domandato. Chi sceglie quando fare le ferie? Con l’avvicinarsi della fine dell’anno è importante fare chiarezza su questo, specialmente se ci sono degli arretrati di ferie da smaltire. Ebbene, la risposta la dà l’articolo 2109 del Codice Civile, secondo cui le ferie devono essere godute dal lavoratore “nel tempo che l’imprenditore stabilisce, tenuto conto delle esigenze dell’impresa e degli interessi del prestatore di lavoro”.
In buona sostanza ciò significa che:
- è in primis il datore di lavoro a decidere quando mandare in ferie i propri lavoratori;
- ma le decisioni datoriali debbono comunque tener conto, oltre che delle esigenze dell’azienda, anche delle necessità del lavoratore;
- è sempre preferibile trovare un compromesso con il dipendente.
Come si può ben notare, le regole in materia di ferie sono molto precise, e di ciò si può trovare conferma in un qualsiasi testo di un Ccnl.
Tempistiche da rispettare in materia di ferie
Con l’approssimarsi della fine dell’anno, per il datore di lavoro sussiste l’ultima occasione per evitare irregolarità nella gestione delle ferie del personale – e la conseguente applicazione di pesanti sanzioni amministrative pecuniarie.
Come previsto dalla legge i lavoratori debbono poter sfruttare, nell’anno di maturazione, almeno due settimane – su domanda in modo continuativo. Mentre le ulteriori giornate di ferie rimanenti debbono essere godute entro 18 mesi dall’anno di maturazione.
Ecco perché per quanto ha riguardato l’anno in corso, entro il 30 giugno scorso il datore di lavoro deve aver fatto fruire al lavoratore le ferie maturate nel 2020 e non ancora sfruttate. Il rischio concreto è altrimenti quello di subire pesanti sanzioni amministrative pecuniarie, che andrebbero a gravare non poco sulle casse aziendali. Insomma, si tratta di regole che ogni datore di lavoro non può dimenticare.
Ma quante ferie spettano ogni anno in base al proprio settore? Ebbene, a chiarirlo è il contratto collettivo di riferimento per l’attività della propria azienda. Lì sarà possibile leggere qual è il numero esatto di giorni. Nel caso in cui non vi sia un contratto relativo al proprio settore, sarà di riferimento il limite indicato dalla legge. In particolare, il numero minimo di giorni è indicato nel d. lgs. n. 66 del 2003: “il prestatore di lavoro ha diritto a un periodo annuale di ferie retribuite non inferiore a quattro settimane. I contratti collettivi di lavoro possono stabilire condizioni di miglior favore”.
Sanzioni in ipotesi di ferie non godute dal dipendente: quali sono?
Lo abbiamo accennato in precedenza: il datore di lavoro deve rispettare le norme di legge e del contratto collettivo di riferimento, onde evitare rischi di sanzioni per ferie non godute. Abbiamo chiarito che il godimento delle ferie deve aversi entro determinate date.
Qual è la conseguenza se detto dovere non è osservato? Ebbene, la risposta ancora una volta sta nella legge e, in particolare, in quanto previsto dalla legge n. 183 del 2010, la quale stabilisce le seguenti sanzioni amministrative pecuniarie, ovvero delle vere e proprie multe:
- da 100 a 600 euro a violazione per ciascun lavoratore;
- da 400 a 1500 euro per una violazione per più 5 lavoratori o se la violazione si è verificata in almeno 2 anni;
- da 800 a 4.500 euro in caso di violazioni per oltre 10 lavoratori o verificatesi per almeno 4 anni.
L’utilità di un software di gestione ferie
Ecco perché, in conclusione, possiamo ricordare che un datore di lavoro che non vuole sbagliare e rischiare di imbattersi in una sanzione, e che ha un numero elevato di dipendenti, farà bene a servirsi di un software di gestione delle ferie, ovvero per la verifica aziendale delle ferie dei dipendenti. Ciò consentirà di agevolare la quantificazione dei ratei maturati e non goduti dai lavoratori.
Il software consentirà dunque di tracciare le richieste l’approvazione delle ferie, i dipendenti in ferie e quelli che non lo sono, il calcolo delle ferie, la fruizione delle ferie e, soprattutto, le ferie non godute. Proprio quest’ultima funzionalità sarà molto utile ad evitare possibili sanzioni.