Un particolare Batterio in bocca potrebbe passare in altre parti del corpo e far sviluppare un tumore. Lo studio.
I batteri fanno parte del nostro organismo, e non sono sempre “nocivi”, anzi. Ma alcuni studiosi hanno scoperto uno sconcertante legame con uno di essi e l’insorgenza di un tumore.
Parliamo di tumore al Colon, che ricordiamo è uno dei più frequenti nella popolazione mondiale. Non solo: purtroppo, forse a causa delle tardive diagnosi, è anche uno dei più letali. Secondo le stime dell’ISS, la mortalità è di circa l’8,9%, che finora ha causato il decesso di almeno 850 mila persone.
Sappiamo ovviamente che a scatenare una forma tumorale possono essere molteplici cause, sesso concomitanti tra loro, e non in ultimo la predisposizione genetica. Scoprire dunque ulteriori fattori potenzialmente favorenti l’insorgere del tumore al Colon potrebbe salvare numerose vite. Ecco cosa è emerso da un recente studio pubblicato su Research Square.
Se hai questo Batterio in bocca potresti sviluppare maggiormente il tumore al Colon
Alcuni ricercatori hanno cercato di comprendere meglio le dinamiche dello sviluppo del carcinoma colon-rettale. Tra le tante variabili prese in considerazione, anche quelle della carica batterica presente nel microbioma intestinale.
L’intestino, o meglio la miriade di batteri che si trovano nell’apparato, è considerata quasi come fosse un organo a sé. Gli scienziati hanno scoperto e poi confermato l’importanza dell’equilibrio del microbiota, che va a regolare il benessere di tutto l’organismo. Di conseguenza, batteri “intrusi” in questo delicatissimo sistema potrebbero scatenare l’insorgenza di infiammazioni corniche o di tumori.
Gli studiosi hanno dunque comparato la presenza e la diversità di batteri presenti nelle persone sane e in quelle malate di tumore al Colon. E hanno scoperto che in queste ultime si trovano batteri che non dovrebbero esserci.
Parliamo di Parvimonas micra, un batterio già conosciuto dagli esperti. Infatti è spesso presente in bocca in situazioni di parodontite. La teoria, dunque, è che questo batterio, passando dalla saliva all’intestino, possa unirsi ad altri batteri e “formare cluster, film, biofilm e aggregazioni“. Succede nei casi di affezione da parodontite e dunque potrebbe accadere anche nello sviluppo del cancro al colon.
I ricercatori hanno analizzato per molti anni questo possibile fenomeno, e hanno concluso quanto segue.
“P. micra sembra essere in grado di traslocare dal solco sotto-gengivale all’intestino, dove i batteri orali si adattano alla nuova nicchia e potrebbero avere un ruolo rilevante nella carcinogenesi. […] a malattia parodontale, che aumenta i livelli di questi agenti patogeni e ne facilita la diffusione, potrebbe rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo di CRC“.
Dunque si aggiunge un ulteriore tassello alla conoscenza di questo terribile male, e in futuro si spera che si possa così diagnosticare prima, usando il batterio proprio come marcatore non invasivo. Una diagnosi precoce, per il cancro al colon come per altri tipi di tumore, spesso salva molte vite o migliora nettamente la guarigione.
(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)