I dispositivi per misurare la pressione sono molto comodi da tenere in casa. Ma non tutti sanno come usarli nel modo giusto.
Tenere sotto controllo la pressione del sangue è una pratica saggia, e per fortuna oggi possiamo farlo comodamente da casa.
In commercio esistono infatti molteplici tipologie di misuratori di pressione, che tecnicamente si chiamano sfigmomanometri e sono manuali o elettronici. Quelli manuali sono usati dai medici o nelle farmacie, mentre quelli elettronici si rivelano adatti proprio alle persone che desiderano effettuare automisurazioni.
Non è infrequente che nelle case degli anziani si trovino questi dispositivi, e in realtà sarebbe opportuno che chiunque tenesse sotto controllo la pressione arteriosa. Naturalmente, anche tenendo uno storico di rilevazioni, il passo successivo è quello di rivolgersi al proprio medico. Che potrà confermare o meno la situazione del paziente e dare i consigli e/o le terapie idonee.
Soprattutto perché le persone non riescono sempre a effettuare le misurazioni correttamente. Ecco dunque una piccola guida su come eseguire l’operazione nel modo giusto.
Dispositivi per misurare la pressione, in molti li adoperano nel modo sbagliato: ecco come fare
Anche se le moderne macchinette per la pressione sono molto efficienti, bisogna anche procedere alla misurazione nel modo corretto. Ovviamente perché risultati “sfalsati” potrebbero mettere senza motivo in allarme. O al contrario non far percepire uno stato di salute da approfondire col medico di fiducia.
Una volta scelto il modello più adatto, dobbiamo imparare alcune regole fondamentali. Per prima cosa, dobbiamo misurare la pressione in un momento in cui siamo tranquilli, rilassati e in un ambiente dalla temperatura idonea. Ovvero, al tepore in inverno e senza il getto diretto dell’aria condizionata in estate.
La misurazione va effettuata dopo almeno un’ora dall’assunzione di caffè e almeno 15 minuti dall’ultima sigaretta. Queste due sostanze, com’è noto, fanno alzare la pressione.
Quando si indossa il dispositivo, il braccio – destro o sinistro non fa differenza – deve essere appoggiato su di un piano e la macchinetta deve risultare all’altezza del cuore. Molto importante è stringere il bracciale nel modo corretto. Chi ha il braccio magro/piccolo, o al contrario robusto, dovrà usare dei riduttori/adattatori.
Infine, dobbiamo sapere che è sempre bene effettuare due misurazioni consecutive, così da escludere errori e da poter tracciare una media. Ricordiamo che, naturalmente, l’autodiagnosi deve essere uno strumento per comprendere il proprio stato di salute, ma non la sostituzione al parere del medico.
(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)