Nel bel mezzo delle tensioni per la situazione in Iran, gli exchange di criptovalute Binance e Kraken hanno ricevuto l’accusa di aver violato le leggi americane sulle sanzioni imposte al Paese.
Gli exchange di criptovalute che competono con Binance e Kraken, entrambi precedentemente accusati di aver violato le sanzioni statunitensi, stanno ora supportando una piattaforma per il rilevamento di frodi e la verifica dell’identità per le risorse digitali.
Il capitale di rischio dell’exchange è insieme ad un certo numero di investitori precedenti del round di serie A nel quale hanno contribuito con 23 milioni di AUD (circa 15,2 milioni di dollari USA) da FrankieOne. L’obiettivo è quello di continuare a raccogliere fondi mantenendo una valutazione simile sui mercati.
Cosa stanno rischiando Binance e Kraken in Iran
Agli ex investitori di FrankieOne Apex Capital, Reinventure e Tidal Ventures si sono aggiunti Kraken Ventures e Binance Labs. Greycroft e AirTree Ventures hanno lavorato fianco a fianco per co-dirigere il round di finanziamenti in questio. La compagnia, tuttavia, non ha ancora rivelato la sua nuova valutazione. Tuttavia, secondo i dati di Pitchbook, nell’ottobre 2021 tale valutazione era di 36,9 milioni di dollari stautinitensi.
Secondo una dichiarazione rilasciata nei giorni scorsi, la piattaforma ha ricevuto un finanziamento totale di 45 milioni di aud fino ad oggi (pari a circa 29 milioni di Dollari USA). I nuovi fondi saranno utilizzati principalmente per espandere le operazioni in Nord America e Asia Pacifico.
Non è la prima volta che emergono irregolarità con Binance
Entrambi gli exchange di criptovalute sono stati precedentemente accusati di aver violato le sanzioni statunitensi imposte all’Iran, In particolare avrebbero consentito ai clienti iraniani di archiviare e trasferire criptovaluta sui loro sistemi. In un primo momento, entrambe le aziende hanno contestato le accuse.
Dopo che l’autorità di regolamentazione bancaria ha scoperto che l’exchange aveva completato 826 transazioni per cittadini iraniani tra ottobre 2015 e luglio 2019, lunedì Kraken ha accettato di pagare una multa di $ 360.000 al Tesoro degli Stati Uniti. Il tutto per un totale di circa 1,7 milioni di dollari.
Kraken non è riuscita ad applicare il blocco dell’indirizzo IP su tutte le sue piattaforme, secondo il dipartimento. Questo seppure siano state previste procedure ad hoc per impedire l’accesso. Non è noto se una VPN possa eludere tali controlli e consentire quindi di ottenere un indirizzo IP non iraniano e se questo sia sufficiente a eludere il blocco.
Nel frattempo, secondo Reuters, Binance è stata accusata di aver creato transazioni per oltre 8 milioni di dollari in quattro anni. A partire dal 2018, avrebbe consentito un flusso regolare di transazioni tra sé stessa e l’exchange locale iraniano Nobitex. Secondo i rapporti, Nobitex ha suggerito ai propri utenti come eludere le sanzioni americane.
Secondo Simon Costello, CEO di FrankieOne: “è estremamente difficile per le aziende fornire un’esperienza di onboarding globale che riduca al minimo l’attrito”.
La startup potrebbe aver successo, secondo Costello
Integrando al suo interno banche, fintech, giochi e altre organizzazioni con migliaia di fonti di dati in 48 mercati. Frankie consentirebbe a un’unica API di accedere ai fornitori globali di protezione e identificazione dalle frodi.
La piattaforma si è notevolmente sviluppata nell’ultimo anno, quadruplicando la sua base di utenti, secondo le dichiarazioni ufficiali dell’organizzazione. Una delle “quattro grandi” banche australiane, Westpac, utilizza i servizi dell’azienda abbinandoli ai servizi di pagamento Shopify e Afterpay e al sito web di scommesse sportive Pointsbet.