Dal 30 dicembre 2022, verrà erogato un nuovo Bonus da parte dell’INPS. A quali categorie è riservata l’agevolazione economica?
La prossima settimana, gli esercenti di attività commerciali, che hanno presentato la domanda entro lo scorso 30 novembre, riceveranno il Bonus 200 euro.
Alcuni beneficiari, tuttavia, riceveranno un importo maggiorato, di ben 350 euro totali. Per quale motivo alcuni soggetti percepiranno un sussidio più ricco? La ragione è molto semplice. I lavoratori autonomi e i liberi professionisti che, nel 2021, possedevano redditi non superiori a 35 mila euro, hanno diritto al Bonus 200 euro. Quelli che, invece, nel 2021, possedevano redditi non superiori a 20 mila euro, hanno diritto al Bonus 150 euro.
Di conseguenza, chi ha entrambi i requisiti riceverà, tra dicembre e gennaio, un sussidio economico di 350 euro. Vediamo, quindi, in che modo si presenta la domanda per ottenere il beneficio.
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Bonus in arrivo: come verificare domanda e pagamenti?
I cittadini beneficiari possono controllare lo stato della domanda e i relativi pagamenti, tramite MY INPS. Bisogna accedere con una delle identità digitali SPID, CIE o CNS e cliccare sulle seguenti icone: “Prestazioni e Servizi” – “Servizi” – “Punto di Accesso alle Prestazioni non Pensionistiche”- “Indennità una tantum 200 euro”.
Attraverso tale procedura, l’interessato può prendere visione della data di presentazione della domanda, dell’ultima variazione dell’INPS e verificare se è stata Accolta, Respinta o se è In Lavorazione. Chi, invece, trova la scritta “In Erogazione”, riceverà il Bonus 200 euro quanto prima, perché è in fase di pagamento.
Per controllare il pagamento, invece, bisogna accedere al proprio Fascicolo Previdenziale, cliccare sulla voce “Prestazioni” dal menù a sinistra e, poi, selezionare “Pagamenti”. In questa sezione sono consultabili tutti i pagamenti INPS disposti nell’anno e precedentemente, in ordine cronologico.
Cosa bisogna fare in caso di mancata erogazione?
Che succede se i cittadini scoprono che la domanda inviata risulta “Respinta”? In tal caso, è necessario inviare una richiesta di riesame all’INPS. In alternativa, per scoprire le cause del mancato accoglimento, è preferibile richiedere un appuntamento telefonico o in presenza presso una delle sedi territoriali INPS competenti.
È possibile contattare telefonicamente l’Istituto di previdenza, chiamando l’803 164, da rete fissa e senza costi o lo 06 164 164 da cellulare, a pagamento, in base al proprio piano tariffario.
Il servizio INPS è disponibile dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:00 alle ore 20:00, mentre il sabato dalle ore 8:00 alle ore 14:00. La domenica, invece, è inattivo.
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Bonus in ritardo per le partite IVA
La partite IVA sono state, senza dubbio, molto svantaggiate perché hanno dovuto aspettare più di 2 mesi per poter inviare la domanda per il Bonus 200 euro. I meno agevolati sono stati i lavoratori autonomi e i liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata dell’INPS; gli altri beneficiari, invece, come gli avvocati iscritti alla Cassa Forense, hanno ottenuto il Bonus già da più di un mese.
La piattaforma online per l’inoltro della domanda è stata aperta oltre i tempi stabiliti a causa della tardiva sottoscrizione, da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Decreto attuativo del Bonus. La pubblicazione originaria, infatti, era attesa per il 18 giugno 2022, ma il documento è stato sottoscritto solo ad agosto.
L’unico aspetto positivo del ritardo è che le partite IVA, a differenza di altri beneficiari (come percettori di Reddito di Cittadinanza, pensionati e lavoratori dipendenti), riceveranno entrambi i sussidi una tantum contemporaneamente, senza dover aspettare mesi tra un’erogazione e l’altra.