Dal 27 dicembre, ci saranno nuovi accrediti del Bonus 150 euro, ma solo per chi possiede determinati requisiti.
L’INPS ha comunicato una nuova data per il pagamento del Bonus 150 euro. Ma chi potrà beneficiarne?
L’indennità una tantum di 200 euro è stata erogata, negli scorsi mesi, ai pensionati, ai percettori del Reddito di Cittadinanza e pensione di cittadinanza, ai lavoratori dipendenti (sia pubblici sia privati) e ai lavoratori domestici. E proprio alla categorie di colf e badanti si riferisce la data del 27 dicembre.
Il Bonus 150 euro spetta a chi ha già ricevuto il sussidio da 200 euro, previsto dai Decreti Legge Aiuti e Aiuti bis, approvati dal Governo Draghi. I beneficiati dei due Bonus, infatti, sono gli stessi, quello che varia è esclusivamente il requisito reddituale.
Per il sussidio del valore di 200 euro, infatti, bisognava possedere un reddito lordo, riferito al 2021, non maggiore di 35 mila euro. Per l’erogazione dei 150 euro, invece, il tetto reddituale relativo al 2021 è sceso a 20 mila euro lordi.
I percettori hanno, inoltre, la possibilità di verificare in autonomia l’accredito dei pagamenti. Vediamo in che modo.
Non perdere il seguente approfondimento relativo al sussidio: “Bonus 150 euro: a dicembre c’è ancora speranza per chi non l’ha ricevuto, controlla questo requisito“.
Bonus 150 euro per lavoratori domestici: come controllare lo stato degli accrediti
I beneficiari del Bonus 150 euro, che riceveranno i soldi a partite dal 27 dicembre, possono verificare i pagamenti in maniera molto semplice. È necessario possedere una delle identità digitali SPID, CIE e CNS.
Bisogna, poi, seguire la seguente procedura:
- cercare su Google “Fascicolo previdenziale del cittadino”;
- cliccare sul primo risultato trovato, che rimanda alla pagina web ufficiale dell’INPS;
- procedere all’autenticazione tramite identità digitale;
- dal menù a sinistra, cliccare sull’icona “Prestazione”;
- infine, scegliere la voce “Pagamenti”.
In quest’ultima sezione è possibile consultare tutti gli accrediti che sono stati disposti dall’INPS nell’ultimo anno. Gli importi sono suddivisi a seconda del periodo di erogazione, in ordine cronologico; quindi, tra gli ultimi dovrebbe comparire proprio il Bonus 150 euro.
È opportuno specificare, tuttavia, che gli accrediti cambiano da soggetto a soggetto e, dunque, la data di pagamento non è la stessa per tutti, ma va verificata attraverso il Fascicolo previdenziale del cittadino.
Cosa stabilisce il Decreto Legge Aiuti- ter?
Per scoprire chi sono le categorie di beneficiari che riceveranno l’accredito dei 150 euro di indennità dal 27 dicembre, bisogna conoscere il contenuto del Decreto Legge Aiuti- ter, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 settembre 2022.
All’art. 19 del Decreto, infatti, si legge che: “L’INPS eroga, ai lavoratori domestici già beneficiari dell’indennità di cui all’art. 32, comma 8, del Decreto Legge 17 maggio 2022, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla Legge 15 luglio 2022, n. 91, che abbiano in essere uno o più rapporti di lavoro, alla data di entrata in vigore del presente decreto, nel mese di novembre 2022, un’indennità una tantum pari a 150 euro”.
Affinché i lavoratori domestici possano accedere al Bonus 150 euro, è necessario il possesso dei seguenti requisiti:
- devono aver ricevuto, in precedenza, l’indennità una tantum di 200 euro, introdotta dal Decreto Aiuti il 17 maggio 2022;
- bisogna essere titolari di uno o più rapporti di lavoro attivi alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti ter, cioè al 24 settembre 2022;
- possesso di un reddito 2021 non superiore a 20 mila euro.
Consulta anche il seguente articolo: “Bonus 150 euro, la domanda anche entro il 31 gennaio, ma solo per alcune persone“.
Bonus 150 euro: fino a quando vi saranno gli accrediti?
I pagamenti di questa tranche di sussidio economico dovrebbero terminare entro l’anno, anche se non è escluso che possano procedere anche per il mese di gennaio 2023.
La seconda fase dei versamenti inizierà a febbraio 2023; di conseguenza, tutti i beneficiari della misura nella fase uno dovranno ricevere i soldi necessariamente entro il 31 dicembre 2022.