Stando agli ultimi sondaggi politici il Movimento 5 Stelle sarebbe davvero inarrestabile, guadagnando sempre più consensi tra gli elettori.
Questo quanto emerge da una serie di risposte concesse a quesiti su tematiche piuttosto attuali.
Trascorso il Natale, torna l’appuntamento con i sondaggi politici, questo quanto emerge da una serie di risposte concesse dagli elettori a quesiti su tematiche piuttosto attuali e abbastanza social.
Proviamo dunque a fare il punto sul panorama politico italiano e sulle preferenze momentanee dei cittadini.
Sondaggi politici, i favori intorno ai partiti politici, Renzi e Calenda in ascesa
Prendendo come riferimento le indagini di Termometro Politico, quello che seguirà potrebbe essere una sintesi delle attuali preferenze degli elettori. Padrone della scena è ancora una volta Fratelli d’Italia, partito della premier Giorgia Meloni.
Da prendere in considerazione la costante ascesa del Movimento 5 Stelle. Il partito di Giuseppe Conte macina consensi di settimana in settimana, staccando definitivamente il Partito Democratico, il gap dei dem dai pentastellati è ormai pari a un punto percentuale.
Sebbene il vantaggio di FdI sembrerebbe rassicurante, in politica mai dire mai.
Nella fattispecie, questo il quadro attuale:
Fratelli d’Italia 28,7%
Movimento 5 Stelle 17,6%
PD 16,4%
Lega 8,5%
Azione/Italia Viva 8,2%
Forza Italia 6,9%
Sinistra Italiana/Verdi 3,2%
Da segnalare come il duo Azione Italia Viva abbia ormai agguantato la decadente Lega di Matteo Salvini, superando senza mezzi termini il partito di Silvio Berlusconi, Forza Italia. Nel mentre, Giorgia Meloni comincia a destare qualche dubbio nei favori generali degli elettori, per lo meno nella sua veste di premier. Ecco la fiducia riposta in lei dai cittadini:
Molta 26,3%
Abbastanza 17,5%
Poca 18,1%
Per nulla 37,3%
Non so/preferisco non rispondere 0,8%
Altre tematiche di attualità, Pos e contante
Non solo preferenze in quanto a partiti, nei sondaggi politici si parla anche di tematiche di peso attuale e, perché no, social oltre che sociale. In primis l’abituale problematica del contante. L’esecutivo si è astenuto dal porre un margine al di sotto del quale non fosse vincolante l’accettazione di pagamento in POS. La gran parte dei prendenti parte al sondaggio ritiene che la scelta sia stata influenzata Commissione Europea, che è stata in grado di rammentare quanto il Pos sia essenziale nella battaglia all’evasione fiscale (36,3%).
I cittadini italiano hanno cominciato a considerare diversamente il muso duro della Meloni: la premier potrebbe aver ceduto agli inviti incalzanti di Bruxelles.
Per quanto riguarda le commissioni inerenti ai pagamenti in POS, stando agli intervistati non dovrebbero esistere o quantomeno essere a carico degli istituti bancari intermediari (42,7%).