È stata stilata l’annuale classifica di Forbes sugli uomini più facoltosi al mondo. Gli italiani come stanno messi? Proviamo a dare uno sguardo.
Il magazine economico celebra Bernard Arnault, tra gli italiani Ferrero, proprietario della società dolciaria di Alba, Stevanato e Berlusconi.
Forbes comunica i suoi verdetti annuali sugli uomini con il migliore conto in banca al mondo. Non sono mancate sorprese, la classifica vede cambiamenti. E gli italiani come si piazzano?
La classifica di Forbes, gli uomini più ricchi al mondo
Elon Musk perde la prima posizione. Stando alla consueta indagine pubblicata dal magazine Forbes ogni conclusione d’anno, il nuovo proprietario di Twitter, in quanto a patrimonio a propria disposizione, vede il sorpasso di Bernard Arnault, chairman e ceo di Lvmh, società multinazionale che comprende al suo interno all’incirca una settantina di brand nei mercati dell’abbigliamento e del lusso.
Arnault, stando alle stime della rivista economica, sarebbe in possesso di beni e complessi immobiliari per un complessivo pari a 180,5 miliardi di dollari. Il demiurgo di Tesla e Starlink, bensì, frena a 162,9 miliardi di dollari.
Parimenti deve abbandonare il podio Jeff Bezos, il quale fino a un paio di anni fa sedeva in cima alla graduatoria. Il fondatore di Amazon viene scalzato in terza piazza da Gautam Adani, leader dell’omonima società attiva nel mercato delle materie prime, con un capitale di 116,7 miliardi di dollari.
Lo sguardo all’Italia, chi sono gli uomini più facoltosi del nostro Paese?
Passiamo ora ai protagonisti italiani rintracciabili nei sottoboschi di questa classifica, ordinando e comprendendo a quanto ammonti la portata e lo sviluppo dei maggiori gruppi societari italiani. Forbes ha preso in considerazione 2.668 personaggi, 51 sono italiani.
In testa alla classifica nostrana ecco Giovanni Ferrero, a capo dell’omonima società dolciaria di famiglia con sede ad Alba, in Piemonte. Una ricchezza che assomma a 35,3 miliardi di dollari, nel corso del 2022 ha scalato una decina di posizioni, guadagnando un lodevole trentesimo posto.
Stando ai calcoli dell’aprile scorso, la medaglia d’argento spetterebbe a Leonardo Del Vecchio, guida del gruppo Luxottica, che ha perso la vita in giugno, all’età di 87 anni. Attualmente la seconda piazza è occupata da Giorgio Armani, con un patrimonio pari a 6,6 miliardi di dollari che lo situa, su scala globale, alla 356esima posizione. Seguito a ruota da Silvio Berlusconi, leader di Fininvest, che conta una ricchezza di 6,5 miliardi di dollari.
In quarta posizione troviamo Massimiliana Landini Aleotti, che conduce l’azienda farmaceutica Menarini di stanza a Firenze, prima donna presente in graduatoria. Alla conclusione dell’anno le stime che la riguardano contano 5,3 miliardi di dollari. Piero Ferrari, alla guida della società produttrice di Yacht Ferretti, si prende la quinta posizione: i suoi averi ammontano a 4,8 miliardi di dollari.
Italiani in Forbes, presenze non ordinarie
A seguire troviamo una coppia di sposi, Patrizio Bertelli e Miuccia Prada, le guide di una società di alta moda istituita nel 1913: ricchezza da 4,5 miliardi di dollari a testa.
Tra le sorprese made in Italy ecco in settima posizione Sergio Stevanato, leader dell’omonima azienda: la produzione riguarda fiale in vetro e ha contato un vertiginoso exploit di introiti con l’avviarsi delle campagne vaccinali in ogni angolo del mondo. Si conta un capitale personale pari a 4,4 miliardi di euro.
In classifica anche Giuseppe Crippa (dodicesima posizione), creatore del gruppo Technoprobe, specializzato nel comparto dei semiconduttori, importantissimi per i test funzionali nel verificare l’utilizzo dei microchip, di cui si è constata una insufficienza a livello planetario a seguito della crisi pandemica. I suoi averi ammontano a 3,7 miliardi di dollari.
In ultimo, non dimentichiamo Luca Garavoglia, presidente del gruppo Campari, con un business prossimo ai 4 miliardi di dollari.