Individuare precocemente Alzheimer è uno dei mezzi che abbiamo oggi per sconfiggere al meglio questa malattia degenerativa.
In attesa del vaccino, che presto sarà disponibile, si continuano a studiare le dinamiche dell’Alzheimer, e soprattutto come scoprirlo in tempo.
Riportiamo in questo articolo una sintesi di ciò che alcuni ricercatori hanno scoperto. I risultati del loro interessante studio sono pubblicati su “Brain“. Grazie a ciò, presto potemmo avere maggiori chance di individuare la malattia e intervenire prima che sia troppo tardi.
Infatti anche il vaccino ideato dalle case farmaceutiche è ancora in fase iniziale. Al momento, come ci ricordano gli esperti, la terapia genica agisce meglio se assunta nella fase iniziale della malattia. Inoltre questa terapia/vaccino non è completamente esente da rischi. Dunque non possiamo ancora dire di aver sconfitto la malattia, ma ogni giorno la Scienza trova nuove vie per raggiungere l’obiettivo. Vediamo qual è la scoperta più recente.
Individuare precocemente Alzheimer? Forse basterà un semplice test sul sangue
Un team di scienziati ha cercato di trovare un modo per individuare la formazione della malattia senza dover ricorrere a esami complessi e anche costosi. I ricercatori, della School of Medicine dell’Università di Pittsburgh, hanno dunque sviluppato un test molto particolare. In pratica, si può rilevare una “traccia” della malattia anche con un semplice esame del sangue.
Ovviamente la procedura tecnica è molto difficile da comprendere o da spiegare nel dettaglio a chi non è uno scienziato. Ma possiamo riportare alcune dichiarazioni degli scienziati che hanno ideato l’innovativo test.
Infatti al momento per diagnosticare correttamente l’Alzheimer i medici cercano alcuni fattori fondamentali: “la presenza di placche amiloidi, grovigli di tau e neurodegenerazione nel cervello – mediante imaging o analizzando campioni di CSF.”
Questo tipo di analisi sono costose e complesse, e non tutti possono accedervi. Invece i ricercatori hanno inventato un sistema che va a rilevare almeno due delle tre componenti che indicano l’insorgere dell’Alzheimer. Con il nuovo metodo ecco cosa è successo.
Gli studiosi hanno progettato uno speciale anticorpo che si lega selettivamente alla BD-tau, rendendola facilmente rilevabile nel sangue
Hanno effettuato i test su oltre 600 campioni di pazienti e i risultati sono stati sorprendenti. I livelli di TAU individuati corrispondevano a quelli presenti nel liquido cerebrospinale. Inoltre si è potuto diagnosticare in modo differente Alzheimer e altre malattie neurodegenerative.
Potendo controllare meglio l’avanzare della malattia con una “semplice” analisi del sangue permetterà un approccio più ampio e dunque più speranza per tutti. Una volta che le sperimentazioni saranno complete, i test potranno essere messi a disposizione per un’ampia platea di pazienti. La lotta all’Alzheimer ha oggi una nuova arma e la speranza è che prima o poi anche questa malattia diventi più gestibile e soprattutto meno spaventosa di adesso.