Le strutture accreditate della sanità privata, lanciano l’allarme via Whatsapp ai consiglieri regionali: di che si tratta e dettagli
Arriva un SOS, un messaggio ad ogni consigliere della Regione Basilicata al fine di poter rilanciare l’allarme da parte delle strutture accreditate in tema sanità privata: ecco i dettagli.
I rappresentati della “Unità di crisi sanitaria Basilicata” hanno, mediante un messaggio Whatsapp, arrivato ad ogni consigliere della regione prima della seduta, rilanciato un allarme.
Tale “Unità di crisi sanitaria Basilicata” va a riunire le strutture private accreditate circa l’erogazione delle prestazioni sanitarie. Ciò per l’apertura di una importante e rilevante campagna di informazione.
Ognuna delle associazioni di categoria ha già dato comunicazione mediante PEC dell’uscita dal SSN a partire dal primo gennaio 2023, in virtù della insostenibilità economica.
Su Lagazzettadelmezzogiorno.it, si legge nella comunicazione trasmessa via PEC al Presidente della Regione, alle Aziende Sanitarie Locali e all’Assessorato regionale della Salute, che dal primo gennaio 2023 ci sarà l’uscita del SSN per insostenibilità economica.
Sanità Privata Basilicata, su WhatsApp l’allarme: la campagna di informazione
La situazione è preoccupante, considerando l’aumento dei contagi per Covid. In generale, si pone il tema della sanità: si pensi ad esempio alla questione Covid ed influenza australiana, che non sono però i soli virus che potrebbero accompagnare quest’inverno.
Tornando però al punto in oggetto, a tal proposito si legge all’interno del comunicato, che alcuna struttura “è stata pagata”. Inoltre, si evidenzia che non è presente “traccia di alcuna programmazione per il prossimo anno“. In merito alla PEC sopracitata, circa la risposta, si legge: “il nulla più sconcertante”.
Al riguardo della campagna di informazione, si spiega che si prevede di distribuire cinquecento cinquantacinque mila volantini. Così come un manifesto per ognuno dei centro trentuno sindaci locali. E ancora, locandine che andranno affisse all’interno degli studi dei medici di famiglia, all’interno delle farmacie, piazze e strade.
La richiesta, si legge infine, riguarderà tutti circa l’invio di un messaggio al presidente Bardi, mediante WhatsApp. E a tal riguardo si aggiunge che “il numero è riportato su tutti i volantini”.