Di cali frequenti quest’anno ne abbiamo sentiti solo sul fronte finanziario. Il crollo dei listini è stato il peggiore dal 2008 mentre tutto il resto ha subito aumenti sul fronte dei prezzi.
Il calo delle quotazioni può anche rivelarsi una notizia positiva per le famiglie; è il caso di quelle dei prodotti energetici che con gli interventi del Governo si tradurranno in un importante risparmio.
Il Governo italiano ha potuto inserire in Bilancio iniziative che riducono il prezzo di riferimento dell’energia elettrica. Questi in sinergia con gli interventi a livello europeo riducono il prezzo per i contratti in tutela del 19,5%.
Per il primo trimestre del 2023 il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela sarà quindi ridotto di un quinto. Lo ha reso noto anche l’Arera in un comunicato.
Nonostante questo bisogna sottolineare che in termini di effetti finali, la spesa media tra il 1° aprile 2022 e il 31 marzo 2023 sarà di circa 1.374 euro; è un incremento del 67% rispetto allo stesso periodo tra il 2021 e il 2022. Per l’energia elettrica il prezzo finale per la famiglia tipo risulta di 53,11 centesimi di euro al kWh, comprensivo delle imposte.
Gli alti livelli di stoccaggi europei di gas sopra l’80% e la diminuzione del picco della domanda segnano il trend in discesa previsto per i primi tre mesi del 2023.
Calo delle bollette energetiche previsto per i primi tre mesi del 2023. Quali sono le cause?
La variazione del prezzo finale risente anche degli interventi sulle componenti degli oneri generali di sistema, azzerate nel settore elettrico a tutti i clienti domestici e ai non domestici con potenza disponibile fino a 16,5 kW, e per il gas a tutti gli utenti.
A questo si affiancano gli interventi del Governo diretti a compensare le spese per le utenze di luce e gas. Sarà ampliata la fascia dei beneficiari ammessi ai bonus sociali, per un Isee massimo che nel 2023, passa dai 12 mila ai 15 mila euro.
In base al nuovo metodo di calcolo mensile introdotto a luglio dall’Arera, il prezzo del gas per i clienti ancora in tutela verrà pubblicato sul sito ufficiale il prossimo 3 gennaio 2023.
Sul fronte del gas il Consiglio Energia europeo con l’accordo raggiunto sul tetto al prezzo del gas metterà in campo un meccanismo di correzione che impedirà alle quotazioni di incidere oltre un certo limite. Si tratta di una soglia di 180 euro a megawattora che dovrebbe perdurare tre giorni. A quel punto l’accordo che sembrava impossibile e che sarà applicato dal 15 febbraio ai contratti collegati alle quotazioni sull’indice Ttf e anche al resto dei principali indici europei, imporrà una soglia dinamica al prezzo per almeno 20 giorni.
È un meccanismo efficace e realistico che protegge i cittadini e le imprese dai prezzi eccessivi del gas che abbiamo visto questa estate quando superarono i 300 euro al megawattora.