Covid-19 in Italia e allerta mondiale: la situazione aggiornata è preoccupante

Come sta andando il Covid-19 in Italia? Arrivano preoccupanti allarmi da tutto il mondo, e dunque cerchiamo di capire la situazione.

In questi giorni le notizie relative alle varianti del virus Sars-Cov-2 sono preoccupanti. Sembra che le mutazioni riescano a “bucare” i vaccini.

Covid-19 in Italia
InformazioneOggi

Le persone hanno ancora paura e temono di infettarsi o infettare i loro cari. Non mancano polemiche, poi, circa la volontà dei Governi di erigere strutture dove si manipolano i virus pericolosi per l’uomo. L’ultimo emblematico esempio è il “caso Pesaro”, dove la cittadinanza cerca di impedire la nascita di un Biolab in mezzo alle case.

Indagando tra le news, tra l’altro, scopriamo che i dati riportati dai vari organi di comunicazione sono spesso contrastanti. Alcuni esperti ed epidemiologi avevano profetizzato 20 mila morti per Natale, altri annunciano pandemie imminenti, mentre addirittura il Presidente dell’AIFA Palù sostiene che adesso è l’influenza a causare più morti.

Il Covid, dunque, è ancora pericoloso oppure no? Quanti si contagiano ogni giorno? Quanti sono i ricoveri?

Per capire come stanno andando le cose nel nostro Paese, in fatto di contagi e/o letalità del Covid, dobbiamo guardare alle fonti ufficiali. Ecco che siamo andati a leggere i dati divulgati dal Ministero della Salute, nel suo portale ufficiale dedicato proprio a questo virus. L’ultimo aggiornamento è stato effettuato in data 4 gennaio 2023, e dunque i dati sono quelli attualmente più recenti.

Covid-19 in Italia, la situazione aggiornata a inizio 2023

Per capire come si sta comportando il virus, andiamo a leggere i vari bollettini settimanali pubblicati sul sito del Ministero della Salute. Ricordiamo che a seguito della decisione del Governo Meloni i bollettini vengono diffusi ogni 7 giorni anziché quotidianamente.

Tra i vari file, cominciamo ad esaminare l’andamento dei contagi/decessi a partire dalla fine di novembre, quando abbiamo visto un picco d’incidenza e quando sembrava sarebbe arrivata un’altra ondata. L’arrivo dell’Australiana non ha facilitato la situazione generale, e abbiamo visto i Pronto Soccorso presi letteralmente d’assalto.

  • Al 2 dicembre 2022 la situazione era la seguente – Stabile l’incidenza a livello nazionale: 386 ogni 100 mila abitanti. Rt a 1,14, in aumento rispetto alla settimana precedente.
  • Il 9 dicembre 2022 comincia una fase di stabilizzazione – Lieve diminuzione dell’incidenza e in leggera discesa anche l’Rt che scende a 1,10.
  • Arrivati al 16 dicembre 2022 il bollettino settimanale riportava un’ulteriore discesa e un RT a 0,98. I posti letto in intensiva o in medica subiscono lievi oscillazioni.
  • Vicino a Natale, esattamente al 23 dicembre 2022 siamo in una situazione ancora buona: 233 casi su 100 mila abitanti e un RT a 0,91. Nel medesimo periodo viene deciso di dismettere l’App Immuni, che non sarà più disponibile dal 31 dicembre 2022.
  • Al 30 dicembre 2022, il trend è il medesimo: incidenza settimanale in diminuzione, con 207 casi su 100 mila abitanti. RT a 0,84.

Le conclusioni del Ministero della Salute

Lo stesso giorno, il 30 dicembre appunto, si riunisce la Cabina di Regia, istituita ai sensi del DM Salute del 30 aprile 2020, per fare il punto della situazione.

Ne emerge che, secondo il documento ufficiale, l’andamento dei contagi e dei decessi continua a diminuire. “Anche nella settimana di monitoraggio in corso si conferma il trend in diminuzione dell’incidenza di nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2 in Italia. Rimane contenuto l’impatto sugli ospedali con tassi di occupazione dei posti letto in diminuzione nelle aree mediche e sostanzialmente stabili nelle terapie intensive.

Dunque un trend in diminuzione costante, e non sporadico o casuale. Ovviamente, nessuno può prevedere se ci saranno mutazioni “impazzite” che potranno causare problemi.

A che punto siamo con le vaccinazioni?

Ricordiamo che per sconfiggere il Sars-Cov-2 è stata attuata una massiccia campagna di vaccinazione, che continua tutt’ora. Siamo infatti alla 5 dose, consigliata per i fragili e le categorie a rischio.

Entrando nello specifico, e sempre dai dati forniti dal Ministero della Salute, evinciamo che in totale sono state somministrate, al 4 gennaio 2023, ben 143 milioni, 424 mila e 353 dosi in totale, così distribuite.

  • Persone che hanno ricevuto almeno una dose: 49.456.363 (il 91,60% della popolazione over 12)
  • Soggetti con ciclo vaccinale completo: 48.712.382 (il 90,22% della popolazione over 12)
  • Guariti: 638.351 (l’1,18% della popolazione over 12 guarita da al massimo 6 mesi senza alcuna somministrazione)
  • Dose addizionale/richiamo (booster): 40.429.796 (l’84,75% della popolazione potenzialmente oggetto di dose addizionale o booster che ha ultimato il ciclo vaccinale
    da almeno 4 mesi)

  • Guariti post 2 dose/unica dose: 1.544.023 (il 3,24% della popolazione potenzialmente oggetto di dose addizionale o booster guarita post 2ª dose/unica dose da al massimo 4 mesi)
  • 2 dose booster: 5.661.431

  • PLATEA BAMBINI 5-11 ANNI: Con almeno una dose: 1.409.776 (il 38,56% della popolazione 5-11); Ciclo vaccinale completo: 1.291.237 (il 35,32% della popolazione 5-11); Guariti: 139.035 (il 3,80% della popolazione 5-11 guarita da al massimo 6 mesi senza alcuna somministrazione); TOTALE: 1.548.811 (il 42,36% della popolazione 5-11).
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