Nel 2022 il fattore principale che ha pesato sull’andamento dei listini globali è stato un’inflazione più alta e persistente delle attese. Per cercare sostegno ai rendimenti gli investitori hanno a disposizione un particolare Titolo: l’obbligazione convertibile.
La situazione potrà sbloccarsi ulteriormente nei prossimi mesi con la fine delle difficoltà legate alla guerra in Ucraina. Nel frattempo, non resta che osservare ciò che accade sulla politica monetaria e sulla domanda cinese.
Sono i due fattori più trainanti in grado di sostenere il mercato azionario e obbligazionario crollati in maniera importante soprattutto nella seconda metà dell’anno.
Per dare sostegno al portafoglio gli investitori hanno a disposizione un particolare Titolo: l’obbligazione convertibile. Come dice il nome le obbligazioni convertibili sono costituite da un’obbligazione con cedola fissa o variabile e un’opzione di acquisto e quindi conversione in Azioni della società emittente o di una società terza. Attraverso questo strumento il risparmiatore può decidere, a una certa data, se convertire i titoli obbligazionari in titoli azionari, oppure continuare a godere dei rendimenti obbligazionari.
I vantaggi delle obbligazioni convertibili
Il titolo che viene convertito ha un certo rapporto di conversione che tramuta il valore dell’obbligazione in Azioni. L’obbligazionista può godere con questo strumento di alti rendimenti cedolari o in alternativa del rialzo delle quotazioni azionarie in caso di ripresa del settore di appartenenza o del listino.
Lo scenario rimane altamente incerto anche a causa della rapida evoluzione del Covid in Cina e non solo. La domanda e consumi di Pechino saranno la variabile in grado di rallentare gli effetti recessivi delle politiche economiche restrittive di Federal Reserve e BCE. Qualora la riapertura in Cina presentasse difficoltà inaspettate a risentirne sarebbero sia Azioni che obbligazioni e in particolare i Titoli di Stato.
Sulle obbligazioni convertibili c’è un buon prezzo di ingresso; nel 2022 hanno un prezzo in media minore del 10%. La seconda variabile da considerare, anch’essa incerta rispetto agli effetti sul mercato è la fine della guerra in Ucraina.
La terza variabile sottovalutata della guerra in Ucraina e gli effetti su Azioni e obbligazioni
La volatilità sui mercati dell’esito positivo per l’Ucraina e gli alleati dipenderà dai tempi e dalle circostanze che portano alla fine del conflitto. Non si dà per scontato un esito terzo rispetto alla vittoria di una o dell’altra parte; la terza possibilità è la rapida ritirata dalla guerra di Putin per i costi eccessivi.
Cosa significa questo? In parole povere una Russia vicina al fallimento a causa delle sanzioni che la stanno da mesi attanagliando. Questo portare panico ed erraticità sui mercati nonostante la fine della guerra essere un ulteriore ostacolo per la crescita economica.
In Russia le banche sono le prime vittime delle sanzioni e col passare dei giorni crescono i costi militari tanto che il leader del Cremlino starebbe pensando di tagliare le spese non destinate alla difesa e chiedere più fondi ai produttori di materie prime e alle società statali.
Questo può essere fatto in primo luogo a carico dei produttori di fertilizzanti, energia e carbone.
In questo scenario le obbligazioni convertibili rappresentano la scelta ideale in un contesto di improvviso mutamento delle condizioni di mercato.
L’emissione da parte di una società di obbligazioni convertibili rappresenta un segnale positivo poiché lascia intendere che l’amministrazione prevede performance positive dell’azienda e un incremento del prezzo delle azioni.
Come le obbligazioni convertibili proteggono i rendimenti
Le obbligazioni convertibili conferiscono al risparmiatore una serie di vantaggi; tra questi di solito la priorità di rimborso riconosciuta a questa tipologia di titoli rispetto alle Azioni in caso di fallimento della società emittente.
In secondo luogo, questi titoli proteggono parzialmente dai ribassi delle azioni della società emittente e in caso di rialzo di queste è possibile trarne vantaggio esercitando il diritto di conversione o vendendo direttamente l’obbligazione convertibile a un prezzo più alto di quello a cui è stata acquistata.
Lo svantaggio principale delle obbligazioni convertibili si presenta nella situazione in cui sia obbligazioni che Azioni stanno avendo ribassi contemporanei. L’eventualità è ancora possibile nell’attuale contesto ed è bene ponderare la scelta di investimento ed entrare a mercato con la giusta esposizione al rischio.
Tra i settori su cui puntare investendo sulle obbligazioni convertibili ci sono healthcare e tecnologico; questi dovrebbero essere quelli a registrare le performance migliori nel 2023.
Riteniamo che le convertibili trarranno un certo beneficio da tassi alti per un periodo prolungato. Le aziende emetteranno obbligazioni societarie per compensare i costi di dividendi e ottimizzare la struttura del capitale.