La Legge 104 consente a disabili e caregivers di beneficiare di permessi retribuiti. In che modo si calcolano?
La Legge 104 del 1992 è la normativa di riferimento in materia di assistenza, integrazione sociale e tutela dei diritti delle persone affette da handicap e dei familiari che li assistono.
Per garantire supporto e sostegno (anche economico) a tali soggetti, esistono i permessi 104, fruibili a giorni oppure ad ore. È l’art. 33 della Legge 104 che li prevede. Vediamo, quindi, quali sono le caratteristiche principali di queste agevolazioni, come funzionano e, soprattutto, in che modo si calcolano.
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Legge 104: l’algoritmo da utilizzare per il calcolo dei permessi
Un Lettore ha inviato alla Redazione questo interessante quesito:
“Buongiorno, avrei bisogno di sapere in che modo si calcolano i permessi previsti dalla Legge 104 (mi servirebbe la formula specifica). Ho un contratto di 40 ore settimanali, per 5 giorni. Grazie mille.”
Forse non tutti lo sanno ma, come ha specificato il nostro gentile Lettore, esiste una formula precisa per quantificare le ore di permesso Legge 104 spettanti, nel caso in cui si opti per tale soluzione.
Nello specificare la facoltà di frazionare i permessi ad ore, l’INPS ha anche evidenziato quale algoritmo di calcolo bisogna utilizzare. È necessario, infatti, stabilire con estrema precisione il numero di ore di permesso.
Ma qual è la formula corretta? Nello specifico, bisogna, innanzitutto, dividere il normale orario settimanale di lavoro per i giorni lavorativi in una settimana. Dopo aver effettuato tale operazione, bisogna moltiplicare il risultato per 3; in questo modo si ricava il numero di ore di permesso utilizzabili in un mese.
Se tramutiamo il concetto appena esplicato in una formula, avremo il seguente algoritmo:
(orario normale di lavoro settimanale / numero dei giorni lavorativi settimanali) x 3 = ore mensili fruibili.
Per capire tale meccanismo, è utile fare un esempio. Esaminiamo il caso del nostro Lettore, che ha un orario di lavoro di 40 ore settimanali, da svolgere in 5 giorni. In questa ipotesi, il numero di ore di permesso Legge 104 a cui si ha diritto è pari a 24; si applica, infatti, la seguente formula: (40/5) x 3 = 24.
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Permessi 104: a chi spettano?
I permessi previsti dalla Legge 104 sono rivolti ai disabili gravi o ai loro familiari; in particolare, al coniuge, l’unito civilmente e convivente di fatto, al genitore, ai perenti e affini entro il secondo grado (entro il terzo, in ipotesi particolari).
È bene sottolineare che tale beneficio è riservato solo ai lavoratori dipendenti (sia pubblici sia privati). Consiste in 3 giorni al mese di assenza retribuita dal lavoro, coperti da contribuzione figurativa; essi, tuttavia, possono essere fruiti anche ad ore. Non esiste una norma specifica per tale possibilità, ma è l’INPS, con il Messaggio n. 16866 del 28 giugno 2007, che lo ha consentito. In quest’ultimo caso, si ha diritto a 1 o 2 ore al giorno di permesso Legge 104, a seconda che la giornata lavorativa sia di 6 ore o meno.
Il presupposto essenziale per accedere al beneficio il riconoscimento dell’handicap con connotazione di gravità, da parte di una specifica Commissione medico- legale dell’ASL.
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