Gli OSS hanno a disposizione vari metodi per accedere alla pensione anticipata. Ecco come si calcola il valore dell’assegno.
Il mestiere dell’Operatore Socio Sanitario (cd. OSS) rientra nella categoria dei lavori gravosi.
A stabilirlo è una sentenza del 2021 del Tribunale di Ferrara. Di conseguenza, gli OSS possono usufruire delle forme pensionistiche previste per gli addetti ai mestieri particolarmente pesanti e usuranti. In particolare, possono richiedere l’Ape Sociale e la Quota 41, se possiedono tutti i requisiti stabiliti dalla legge. Vediamo in cosa consistono.
Non perdere il seguente approfondimento: “OSS e pensione anticipata: le opzioni disponibili per chi svolge mansioni gravose“.
OSS: lo strumento per conoscere l’importo della pensione
Un nostro gentile Lettore che inviato questo interessante quesito:
“Buongiorno, sono un OSS che lavora presso una Cooperativa sociale in una comunità per ragazzi disabili. Volevo sapere a quanto ammonterà la mia pensione. Vi ringrazio in anticipo.”
Lo strumento principale per conoscere in anticipo il valore del proprio assegno è “La mia pensione futura”, un utile servizio offerto dall’INPS. Il calcolo viene effettuato prendendo in considerazione 3 elementi: l’età, la vita lavorativa e lo stipendio del contribuente.
Consigliamo al nostro Lettore, dunque, di usufruire di questo sistema. Accedendovi, è possibile:
- verificare i contributi posseduti e comunicare all’INPS eventuali periodi di contribuzione assenti, attraverso l’opzione di “Segnalazione contributiva”;
- scoprire la data di maturazione del diritto al pensionamento;
- determinare la somma stimata dell’assegno “a moneta costante”, cioè indipendentemente dall’andamento dell’inflazione;
- fare una stima del rapporto tra la prima quota di pensione e l’ultima busta paga (cd. tasso di sostituzione);
- scegliere il Fondo con il quale effettuare la simulazione.
Infine, tale strumento permette di conoscere in anticipo la propria pensione, mettendo a paragone varie situazioni e procedendo con delle simulazioni. Si può, infatti:
- controllare l’impatto di stipendi diversi sulla futura pensione, modificando la busta paga percepita e l’andamento percentuale annuo;
- valutare l’effetto economico di un posticipo, cambiando la data di congedo.
Bisogna, infine, sottolineare che gli Operatori Socio Sanitari possono usufruire di diversi strumenti di pensione anticipata. Scopriamo quali.
Per ulteriori informazioni, consulta il seguente articolo: “Ape sociale e pensione anticipata: anche il lavoro di Operatore Socio Sanitario (OSS) è considerato ‘gravoso’, la svolta“.
Ape Sociale: a chi spetta?
Per rispondere al quesito del nostro Lettore, specifichiamo che gli Operatori Socio Sanitari, poiché svolgono un mestiere cd. usurante, possono usufruire della pensione anticipata tramite l’Ape Sociale. Si tratta di un’indennità che viene versata fino alla maturazione dell’età pensionabile (attualmente 67 anni).
Per usufruire di tale strumento, tuttavia, è necessario possedere determinati requisiti. Nello specifico:
- almeno 63 anni di età;
- 36 anni di anzianità contributiva (32 anni per i lavoratori del settore edile). Per le lavoratrici, la legge stabilisce un sconto del presupposto contributivo di 12 mesi per ogni figlio posseduto, fino ad un massimo di 2 anni;
- lo svolgimento del lavoro gravoso per almeno 7 anni negli ultimi 10, oppure da almeno 6 negli ultimi 7 anni.
L’Ape Sociale è fruibile anche dalle seguenti categorie di soggetti:
- disoccupati con NASpI terminata, che hanno maturato almeno 30 anni di contributi;
- caregivers che assistono, da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente disabile grave (ai sensi della Legge 104/92), oppure un parente o affine di secondo grado convivente con disabilità grave. In tal caso, è richiesta un’anzianità contributiva di 30 anni;
- invalidi civili almeno al 74%, con almeno 30 anni di contribuzione.
Pensione anticipata OSS con Quota 41
Un’alternativa all’Ape Sociale è Quota 41 per lavoratori precoci. In tal caso, possono andare in pensione coloro che possiedono almeno 1 anno di contribuzione prima del compimento dei 19 anni di età. È necessario, inoltre, possedere almeno 41 anni di contribuzione, a prescindere dall’età anagrafica.
Così come per l’Ape Sociale, sono, poi, richiesti tali requisiti:
- essere disoccupati ed aver terminato la NASpI o le altre indennità da almeno 3 mesi;
- essere caregivers, da almeno 6 mesi, del coniuge o di un parente di primo grado convivente affetto da disabilità grave, oppure di un parente o affine di secondo grado convivente disabile grave;
- avere un’invalidità civile superiore o uguale al 74%;
- aver compiuto un mestiere usurante o particolarmente gravoso per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni, oppure per almeno 6 anni negli ultimi 7. Rientrano, dunque, in tale categoria anche gli Operatori Socio Sanitari.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.