La legge di Bilancio ha introdotto alcune novità molto significative in tema di flat tax e regime forfettario. Facciamo il punto della situazione e chiariamo gli aspetti più significativi degli ultimi aggiornamenti in materia.
La nuova manovra economica per il 2023 (legge 197/2022) include varie interessanti novità in tema di cosiddetta flat tax, ovvero l’imposta piatta al 15%, sostitutiva dell’Irpef e relative addizionali, per colui che dichiara redditi entro una certa soglia.
Oggi questo limite è pari a 85mila euro, ma in precedenza era pari a 65mila. Come vedremo più avanti nel corso di questo articolo, nelle nuove norme vi è anche un limite di reddito superato il quale scatta l’immediata fuoriuscita dal regime forfettario.
Di seguito una panoramica delle situazioni che possono presentarsi, alla luce della legge di Bilancio 2023 e dell’assetto aggiornato delle regole in tema di flat tax, la quale è stata introdotta fondamentalmente per abbassare la pressione fiscale sia per le famiglie che per le aziende, combattere meglio l’evasione fiscale e semplificare il sistema con la razionalizzazione delle detrazioni finora applicate.
Limite flat tax 2023: le possibili situazioni concrete
ll regime forfettario è il solo regime fiscale agevolato oggi disponibile nel nostro paese: assicura un’aliquota del 15% sull’imponibile, ridotta al 5% per i primi 5 anni per chi avvia una nuova attività.
Nella finanziaria 2023 compare la regola dell’innalzamento della soglia di ricavi / compensi annui che non deve essere oltrepassata per poter utilizzare il regime agevolato. La legge è chiara sul punto: la verifica del limite di ricavi/compensi deve essere compiuta in relazione all’anno anteriore. Ebbene, tenuto conto del fatto che la legge di Bilancio è entrata in vigore il primo gennaio 2023 e che, dunque, a partire da questa data nel comma 54 della legge 190/2014 è riportata la soglia di 85mila annui al posto di quella di 65mila euro, sono tre le situazioni che possono presentarsi e che ora esporremo in sintesi:
- coloro che lo scorso anno hanno ottenuto ricavi/compensi non maggiori di 65mila fanno valere nel 2023 il regime forfettario, con la precisazione che lo avrebbero comunque utilizzato anche in mancanza dell’innalzamento ora previsto dalla nuova Legge di Bilancio. Per loro dunque operativa la flat tax;
- le persone che nel corso dello scorso anno hanno ottenuto ricavi/compensi maggiori di 65mila ma al di sotto degli 85mila euro, possono comunque avvalersi del regime forfettario nel 2023 sulla scorta delle nuove regole in manovra;
- chi nel 2022 ha, invece, oltrepassato la soglia di 85mila euro non può applicare il regime forfettario nel corso di quest’anno e, se già lo applicavano rientrando nei requisiti, ora ne sono fuori.
Flat tax 2023 e regime forfettario: altre condizioni indispensabili
La manovra 2023 non ha variato gli altri requisiti per aderire al regime forfettario e gli impedimenti all’accesso al regime, di cui si trova traccia rispettivamente dai commi 54 e 57 della legge 190/2014. In ogni caso, onde applicare il regime forfettario nel 2023 occorre comunque verificare il possesso delle altre condizioni previste dalle norme in materia.
Per esempio non possono avvalersi del regime forfettario gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che partecipano, insieme allo svolgimento dell’attività, a società di persone, ad associazioni o a imprese familiari. Il riferimento va all’art. 5 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986. Ma si tratta, ad esempio, anche di chi, tra i soggetti appena menzionati, controlla Srl o associazioni in partecipazione, che svolgono attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle esercitate dagli esercenti attività d’impresa, arti o professioni. Un altro esempio di esclusione dal regime di favore della flat tax sono le persone fisiche che utilizzano regimi speciali ai fini dell’imposta sul valore aggiunto o di regimi forfettari di individuazione del reddito.
Uscita dalla flat tax: le novità in manovra 2023
Non dimentichiamo poi un’altra importante novità di cui alla legge di Bilancio 2023, in tema di regime forfettario. Prevista infatti un soglia che, se oltrepassata, determina subito l’immediata fuoriuscita dal regime agevolato.
In buona sostanza:
- finora la legge disponeva la perdita del regime forfettario a partire dall’anno posteriore a quello nel quale venivano meno meno i requisiti di accesso o emergeva una causa ostativa, al di là del reddito conseguito nell’anno in cui è stata applicata la flat tax. Ciò ha comportato finora l’assoggettamento dei ricavi/compensi ottenuti nell’anno di perdita dei requisiti all’imposta sostitutiva dell’Irpef, al di là del loro effettivo ammontare;
- oggi con la nuova legge di Bilancio 2023, invece, a seguito delle modifiche apposte al comma 71, in ipotesi di superamento della soglia di 100mila euro di ricavi/compensi incassati, il regime di favore si perde nell’immediato e non l’anno successivo.
Flat tax e Iva: alcune precisazioni
Molto importante anche tener conto del fatto che il superamento del limite per la flat tax del regime forfettario implica l’obbligo di emettere la fattura elettronica (se non è già emessa), la tenuta e conservazione dei registri Iva e tutti gli adempimenti Iva collegati (liquidazione, versamento, dichiarazione). Superata la soglia, l’Iva varrà sulle operazioni effettuate a partire da quella che determina la fuoriuscita dal regime agevolato.
D’altro lato, come indica l’Agenzia delle Entrate nel suo sito web, l’adozione del regime forfettario comporta una varietà di semplificazioni tanto ai fini Iva quanto ai fini delle imposte dirette. In tema di semplificazioni ai fini Iva, i contribuenti che applicano il regime forfettario non addebitano l’Iva in fattura ai propri clienti e non detraggono l’Iva sugli acquisti. Non effettuano la liquidazione dell’imposta, non la versano e non sono tenuti a presentare la dichiarazione e la comunicazione annuale Iva. La persona che si serve del regime forfettario non ha altresì l’obbligo di registrare i corrispettivi, le fatture e ricevute.
Accenniamo infine anche alla novità secondo cui la legge di Bilancio ha introdotto, soltanto per quest’anno, la flat tax incrementale. Detta previsione permette ai titolari di reddito di impresa e di reddito autonomo di godere di una imposta sostitutiva del 15%, per gli incrementi di reddito avutisi nel 2023 rispetto ai tre anni anteriori.