Ritorna il bonus trasporti 2023 per i pendolari, sebbene vi siano delle differenze rispetto all’ISEE: novità, a chi spetta e dettagli in merito
Pronto a tornare il bonus trasporti per il 2023, la misura di grande interesse per i pendolari: cambia però un elemento rispetto all’ISEE. Ecco dunque chi riguarda e altri aspetti da conoscere.
La nuova misura in questione vedrà come destinatari soggetto i cui redditi siano minori di ventimila euro e non trentacinque mila come in precedenza. A prevederlo, il decreto legato alla trasparenza dei prezzi inerenti la benzina il quale, a proposito di tale intervento, ha stanziato cento milioni.
A darne annuncio la Premier Giorgia Meloni lo scorso dodici gennaio. L’esecutivo è al lavoro riguardo un nuovo bonus trasporti.
All’interno dell’ultimo decreto, ha spiegato la premier al TG5, vi è una norma che va a rimborsare i pendolari in merito alle somme che quest’ultimi spendono circa gli abbonamenti a mezzi pubblici.
Il Presidente del Consiglio ha sottolineato che il Governo prova ad aiutare, in una situazione difficile, coloro che versano in condizione di difficoltà maggiore. E ciò, rispetto a dare aiuti “indistintamente a tutti”.
Come detto, l’aspetto nuovo è presente all’interno del provvedimento inerente i prezzi carburanti, che ha visto la pubblicazione in Gazzetta il 14.01.23.
A chi spetta il nuovo bonus trasporti e come cambia: il punto sull’ISEE
È un tema di grande rilevanza quello che si lega ai bonus: qui quelli con ISEE basso 2023, ecco quali sono.
Tornando però al punto in oggetto, la misura in quesitone vedrà quali destinatari persone che abbiano redditi minori di ventimila euro.
Reca il nominativo della persona beneficiaria, ed è impiegabile per comprare soltanto un abbonamento. Non si può cedere, non va a costituire reddito imponibile. E ancora, non rileva al fine del computo del valore indicatore ISEE.
Și tratta quindi di una nuova versione del bonus trasporti che ha visto la relativa validità sino al 31.12 scorso.
Lo scorso 12.01, l’esecutivo ha proceduto ad accogliere un ordine del giorno firmato dall’ex ministro Orlando. Questi, in veste di titolare del ministero del Lavoro, aveva avuto in gestione la piattaforma inerente la richiesta di sconto.
Il deputato dell’opposizione ha spiegato che ciò riguarda un primo segnali di attenzione, che sarà vigilato, oltre a chiarire l’impegno rispetto alla concreta attuazione. Il deputato ha sottolineato che si tratta di una misura di buonsenso che aveva visto la relativa introduzione con il precedente Esecutivo. La misura, ha spiegato, si lega a rendere disponibili risorse per studenti, pensionati, lavoratori. E ancora, pendolari e famiglie.
Nella direzione di rendere più lieve il costo dei trasporti e, così facendo, andando a favorire una alternativa al mezzo privato.
La misura precedente
La misura aveva visto la propria nascita nell’ambito del DL Aiuti. Nell’art.35 vi era l’istituzione di un Fondo, con stanziati cento ottanta milioni al fine del finanziamento di un buono. Quest’ultimo era da impiegare per comprare abbonamenti per servizi di trasporto pubblico. E nel dettaglio, locale, regionale e interregionale, ovvero circa servizi di trasporto ferroviario nazionale.
Vi è stato poi un incremento di tale fondo di dieci milioni in relazione ai decreti Aiuti bis e ter. E ancora, è stato poi depotenziato dal dl Aiuti quater. In tal senso si è previsto un taglio di cinquanta milioni al fine del finanziamento di misure per calmierare l’aumento dei prezzi delle bollette circa enti del Terzo Settore.