La legge di Bilancio 2023 contiene le misure per la tregua fiscale compresa la possibilità di rateizzare le cartelle dei debiti.
Novità nella Manovra finanziaria per quanto riguarda la Rottamazione delle cartelle. Due le possibilità in base alla tipologia di debito: stralcio fino a 1.000 euro e rateizzazione fino a 120mila euro.
La possibilità di pagare a rate le cartelle dei debiti è concessa su richiesta e dipende dall’importo e dai requisiti economici del contribuente che però deve dichiarare e documentare tutto.
Cartelle debiti: in questo modo si possono pagare a rate, una possibilità per molti
A differenza dello Stralcio che avviene in automatico, per pagare a rate le cartelle dei debiti bisogna fare una specifica richiesta all’Agenzia delle Entrate. L’ente poi potrà concedere di suddividere l’importo fino a 120mila euro in 72 rate.
Il contribuente stesso può farne richiesta accedendo all’area riservata dell’Agenzia delle Entrate selezionando, poi, “Rateizza R1”. È possibile però anche compilare il modello R1 sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, compilare il modulo e inviarlo via posta elettronica certificata (PEC).
L’Agenzia delle Entrate, inoltre, permette ai contribuenti che già hanno delle cartelle rateizzate di prorogare le rate, ma solo se la loro situazione economica è peggiorata. La proroga potrà essere richiesta solo una volta ed è di due tipi:
- ordinaria fino a un massimo di ulteriori 72 rate (6 anni);
- straordinaria fino a massimo di 120 rate (10 anni).
Il contribuente che richiede la proroga deve inviare una domanda con le motivazioni della richiesta. Per esempio, potrebbe scrivere: “Si richiede una proroga della rateizzazione delle cartelle debiti per peggioramento della situazione economica”. Quindi, dovrà allegare il modulo ISEE oppure un qualsiasi documento che accerti il suo stato economico.
Rateizzazione fino a 120 rate
Invece, la rateizzazione della cartella fino a 120 rate è disciplinata dal decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze del 6 novembre 2013. Questo decreto stabilisce che il numero di rate concedibili dipendono dalla situazione economica. In questo modo il contribuente potrà dimostrare di non poter pagare con la modalità ordinaria. Questa situazione succede quando l’importo della rata è superiore al 20% del reddito mensile del nucleo familiare risultante dall’ISEE.
Anche in questo caso il contribuente deve allegare alla richiesta una dichiarazione che provi il peggioramento della propria situazione economica. L’ISEE, invece, andrà allegato al Quadro N del modello R4 e poi inviato tramite PEC all’Agenzia delle Entrate.
Quando decade il pagamento a rate?
Bisogna fare attenzione perché la rateizzazione delle cartelle di debito potrebbe decadere nei seguenti casi:
- assoggettamento del contribuente richiedente a una procedura concorsuale;
- decesso del richiedente;
- inadempienza, ossia per mancato pagamento di alcune rate durante la proroga;
- società cancellate dal Registro delle imprese.