La Lancia ha fatto la storia dei Rally con l’iconica Delta. A distanza di molti anni dall’uscita di scena della vettura un brand ha deciso riportarla in vita.
Vi sono dei rifacimenti che non sempre tengono alto il nome di un modello storico. In questo caso una regina dell’off-road è ritornata in vita con una nuova carrozzeria da sballo. Oggi siamo soliti identificare la casa piemontese per la piccola city car Ypsilon. A causa di scelte scellerate il marchio Lancia è scivolato in una crisi che pare irreversibile.
Da anni il listino propone la sola utilitaria, best seller del suo segmento, ma non vi sono più modelli di punta che facevano battere il cuore agli appassionati. Il brand fondato da Vincenzo Lancia nacque per la produzione di vetture di lusso. Oggi sembra assurdo, ma un tempo la casa piemontese si contendeva lo scettro con Ferrari e Alfa Romeo. Alla fine degli anni ’50 il marchio fu acquisito da Carlo Pesenti che, dopo poco tempo, decise di passare l’azienda nelle mani della Fiat. Nel 1986 gli Agnelli riuscirono a mettere le mani anche sull’Alfa Romeo, creando la controllata Alfa-Lancia Industriale. Nel 2007 il marchio torinese divenne Lancia Automobiles, prima del passaggio epocale al gruppo italo-statunitense FCA.
L’epopea della Lancia non è ancora finita. Con la nascita del Gruppo Stellantis i vertici hanno intrapreso una direzione nuova, volendo far diventare il marchio un manifesto dell’elettrico. Nei prossimi anni potrebbero arrivare diversi modelli alla spina, ma i puristi del marchio torinese desidererebbero rivedere in listino vetture che hanno reso grande la Lancia. Il suo nome è stato fondato sulla sportività estrema, spinto anche sui media dal mitico sponsor Martini che accompagnò la Delta nei mondiali Rally. Un brand con tanta storia non può affidare tutto il suo patrimonio a qualche scommessa elettrica. La dead line del 2035 può rappresentare un clamoroso rischio per alcuni marchi.
Molte case automobilistiche si stanno concentrando esclusivamente alla transizione green che potrebbe nascondere anche degli imprevisti, specialmente nella nostra realtà restia all’innovazione. Da troppo tempo la Lancia si basa solo sulle vendite della longeva Ypsilon. Il nuovo corso della Lancia dovrebbe passare per una rinnovata gamma di modelli. Non è ancora chiaro se vi sarà spazio per una nuova Delta, ma l’utilizzo di piattaforme modulari comuni tra i vari brand del Gruppo Stellantis e la spinta elettrica non lasciano ben sperare. Le varanti elettriche saranno accettate con maggiore apertura dagli italiani, ma una Delta full electric rappresenterebbe una bestemmia per tutti coloro che hanno ammirato le gesta di un mito dei Rally.
La Lancia Delta rivive nell’Hintegrale
La Lancia Delta rimane l’auto più vincente nella storia del campionato mondiale Rally, coi record di vittorie di gara (46) e titoli costruttori (6) maturati a cavallo degli anni 1980 e 1990. Una vera belva che meritava di essere rivitalizzata con un design avveniristico. La Angelelli Automobili ha creato la Hintegrale, riprendendo le linee robuste della vecchia Delta. Un omaggio futuristico che sembra arrivare da un altro pianeta. Il costruttore romano ha rispolverato le forme squadrate, tanto in voga negli ’70 e ’80. La Hintegrale è stata elaborata con una concezione racing efficace.
La monoscocca, in lega di titanio e alluminio, è stampata in 3D senza saldature o viti. L’auto è assemblata con idee di derivazione aerospaziale. La tonalità di grigio scuro esalta le tante appendici aerodinamiche, mettendo in rilievo l’animo estremo della Hintegrale. Le soluzioni aerodinamiche attive sono controllate elettricamente e variano la propria incidenza in base ad accelerazione, velocità e frenata. La Virtualmind Real 360° è una vera chicca, dando l’opportunità di una visione panoramica che permette di fare a meno degli specchietti retrovisori. Nell’abitacolo minimal spicca lo schermo touch con grafica configurabile dal pilota.
Ogni dettaglio è pensato per tirar fuori il massimo della performance, come potete osservar nelle foto in basso. L’aspetto più curioso della Hintegrale si nasconde sotto il cofano. Non poteva mancare un potente motore 1.8 biturbo da 280 CV. Non perdetevi i nostri articoli sui render delle nuove sportive: Fiat, torna la X1/9? Guardate che spettacolo sarebbe (VIDEO). Date una occhiata anche alla nuova Fiat 126. Ecco come potrebbe essere la nuova city car (VIDEO).
Presente sulla Hintegrale anche una versione ibrida, con l’aggiunta di due motori elettrici posteriori da 400 CV e 550 CV. La variante full electric avrà quattro ruote motrici e un powertrain da oltre 950 CV. I prezzi arrivano sino a 550.000 euro per la versione WRC stradale da 550 CV. La produzione dovrebbe essere di 50 esemplari per le versioni basi, mentre le più potenti potrebbero avere una tiratura limitata a sole 25 unità.