La maggiorazione contributiva per invalidità è il beneficio concesso dall’INPS che non tutti conoscono: ma in cosa consiste?
Innanzitutto bisogna sottolineare che questo bonus sui contributi non è concesso indistintamente a tutti i lavoratori invalidi.
Ecco chi può beneficiare del bonus:
- sordi;
- invalidi per qualsiasi causa, ma con una percentuale d’invalidità superiore al 74%;
- lavoratori invalidi di guerra e civili di guerra;
- invalidi per causa di servizio nel rapporto di pubblico impiego con riferimento alle prime quattro categorie della Tabella A allegata al Testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra.
Inoltre vale solo per la pensione di vecchiaia o anticipata, non per l’assegno ordinario di invalidità.
La domanda per il riconoscimento di questa maggiorazione deve essere presentata dall’interessato: non è infatti prevista in maniera automatica.
Maggiorazione contributiva invalidità e APE Sociale: il quesito
Un nostro lettore ha inviato il seguente quesito: “Dal primo gennaio 2021 sto usufruendo dell’Ape sociale. Il 5 dicembre del 2024 compirò 67 anni e andrò con la pensione di vecchiaia avendo 32 anni di contributi. Posso usufruire di questo bonus avendo una invalidità al 75% accertata?”
Maggiorazione contributiva INPS: come funziona
Il beneficio prevede una maggiorazione di due mesi per ogni anno di servizio effettivamente svolto, fino a un massimo di cinque anni. Sono esclusi dal calcolo i periodi coperti da contribuzione volontaria, figurativa o da riscatto non correlato all’attività lavorativa. Per quanto riguarda i periodi di lavoro inferiori all’anno, viene calcolata in misura proporzionale, aumentando di un sesto il numero delle settimane di attività.
Questa maggiorazione contributiva per invalidità è utile per perfezionare il requisito per il diritto al trattamento pensionistico; può inoltre influire sul calcolo delle quote di pensione con il sistema retributivo. Altrimenti non influisce se la pensione è liquidata esclusivamente con il sistema contributivo.
Quando inoltrare la domanda?
La richiesta di attribuzione benefici art. 80 comma 3 legge 388/2000 va effettuata contestualmente alla domanda di pensione. Ovviamente è necessario essere in possesso di idonea documentazione sanitaria, che attesti la sussistenza delle condizioni previste dalla legge. Solo i lavoratori iscritti alla gestione esclusiva ex INPDAP devono inoltrare la richiesta direttamente al datore di lavoro.
Maggiorazione invalidità dopo Ape Social
In merito alla richiesta del lettore, evidenziamo che il bonus contributi per invalidi, se andrà in pensione con il sistema contributivo, non modificherà l’importo dell’assegno. Serve infatti per il conseguimento del diritto alla pensione e dell’anzianità contributiva.
Al momento percepisce comunque l’indennità Ape Sociale, che ha già come scadenza naturale il raggiungimento del requisito anagrafico dei 67 anni, e non svolge attività lavorativa. Può rivolgersi a un Patronato o altro ente per una verifica della sua situazione e valutare se richiedere questa maggiorazione contributiva per invalidità possa essere vantaggiosa, oppure non sia necessaria.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.