ACEA ha completato con successo il collocamento dell’emissione di un Green Bond così anche Aspi, che colloca il suo primo prestito obbligazionario ecologico.
Si tratta di emissioni di obbligazioni a breve e medio termine con cui le aziende si impegnano a raggiungere obbiettivi ecologici tramite i finanziamenti ricevuti.
In queste due prime settimane di gennaio, finestra tradizionale per le emissioni obbligazionarie da parte delle società private, si è fatta particolare attenzione agli obbiettivi climatici. Oramai inquinare diventa sempre meno “conveniente” sia per l’immagine dell’azienda ma soprattutto per i costi strettamente economici imposti al superamento delle soglie di Co2 sul mercato europeo.
Imprese, le aziende e le banche italiane hanno scelto così di finanziarsi in una fase di interessi crescenti sulle obbligazioni dando indirettamente un’opportunità unica agli investitori. Le società italiane hanno scelto di finanziarsi puntando sui criteri ecologici seguendo una tendenza che si è acuita negli ultimi due anni. Basti pensare che in questo momento storico sei emissioni su nove per un volume pari al 62% del totale hanno caratteristiche green e sostenibili.
I sottoscrittori in queste due prime settimane di gennaio hanno avuto modo di scegliere da un abbondante offerta di obbligazioni verdi, a partire da Eni passando per Banco BPM fino ad Acea e Autostrade per l’Italia.
Obbligazioni societarie, il green bond di Acea e Autostrade: durata e cedola
Acea ha emesso obbligazioni della durata di 8 anni per un importo complessivo pari a 500 milioni di euro; il titolo paga un interesse del 3,875% con scadenza al 24 gennaio 2031.
Per Aspi con una domanda pari a otto volte l’offerta c’è stato il primo prestito obbligazionario correlato agli obbiettivi ecologici. Autostrade per l’Italia ha collocato 750 milioni di euro di obbligazioni sustenible linked con un interesse per il sottoscrittore pari al 4,8% annuo.
La domanda complessiva pari a oltre 6 miliardi di euro è una prova della solidità dimostrata dalla società e oggi dell’importanza data agli obbiettivi per rendere il proprio business sempre più sostenibile.
La strategia di Autostrade a cui risulta collegata l’emissione, riguarda tra gli altri obbiettivi la messa in opera di un capillare piano di installazione di punti di ricarica ultraveloce per veicoli elettrici. Oltre a questo, i proventi ottenuti serviranno per interventi di ammodernamento e potenziamento della rete autostradale.
I green bond nati ufficialmente nel 2007 sono arrivati in Italia solo nel 2014. Questi strumenti finanziari dedicati a progetti sostenibili sono sempre più utilizzati dalle aziende per raggiungere i propri obiettivi ESG. Gli investitori sono sempre più attenti al rispetto di questi tre fattori chiave che valgono oggi alla stregua di rendimenti societari e indebitamento.
Anche lo Stato italiano a marzo 2021 ha emesso il suo primo Btp green. Il titolo con scadenza nel 2045 darà la possibilità di finanziare le spese per la transizione ecologica.
L’ultimo Btp green collocato nel settembre 2022 è stato emesso con un importo pari a 6 miliardi di euro, con un interesse annuo del 4% pagato in due cedole semestrali.
L’ultima novità tra le obbligazioni verdi è quella di Banco Bpm
L’ultima novità tra le obbligazioni verdi c’è quella di Banco Bpm. Il green bond offerto con un taglio minimo di 100 mila euro, è un senior preferred a 4 anni con cedola al 4,7%. Si tratta dell’obbligazione più ricca dell’anno dal punto di vista degli interessi. L’emissione per un ammontare di 750 milioni ha registrato un grande successo, ricevendo richieste finali pari a circa 3 volte il massimo offerto.
I proventi del finanziamento sono destinati a specifici progetti relativi alla sostenibilità e resilienza della rete di distribuzione elettrica, all’efficienza energetica, alla mobilità elettrica. Si passa poi allo sviluppo dell’economia circolare, all’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili e alla protezione delle risorse idriche.