Forse Federica Sciarelli lascerà la famosa trasmissione che conduce da anni, e chissà che non sia a causa del suo stipendio.
I rumors riguardanti un’uscita dalla famosissima trasmissione “Chi l’ha visto” si susseguono; chi si occuperà di risolvere i casi?
Per ora non si hanno conferme, ma sembra che la giornalista abbia rilasciato dichiarazioni inequivocabili. Ricordiamo ad esempio che durante un’intervista pubblicata nel settimanale Nuovo, avrebbe risposto così alle voci sulle sue dimissioni: ”È molto difficile che qualcuno voglia lasciare la propria poltrona, io invece avevo chiesto di cambiare. Mi hanno chiesto di rimanere e l’ho fatto con grande piacere”.
Dunque chissà se si tratta di scelte di vita, di posizioni prese a titolo personale o magari per via del compenso guadagnato finora. La conduttrice lavora in RAI da tantissimi anni, e sappiamo ad esempio che gli stipendi differiscono – e anche di molto – tra presentatori e giornalisti.
Andiamo dunque a scoprire quale potrebbe essere la verità, e a quanto ammonta attualmente la sua paga.
Federica Sciarelli, quanto guadagna davvero con la trasmissione Chi l’ha visto?
La conduttrice è amatissima dai suoi telespettatori, ed è forse per questo motivo che i vertici RAI non sembrano intenzionati a sostituirla. Per sua stessa ammissione, come citato poco sopra, la Sciarelli non ha dato le dimissioni, e ha condotto anche la nuova stagione di Chi l’ha Visto.
Tra l’altro, ha dimostrato la sua solidarietà alle donne iraniane tagliandosi una ciocca di capelli in diretta. Un gesto che le è valsa ampia ammirazione. Sicuramente la giornalista non è “attaccata alla poltrona” e anzi, offre il suo contributo soprattutto per dedizione e passione.
Ma potremmo anche chiederci se il suo stipendio, forse, non è più consono alle sue capacità. E il pubblico della Sciarelli sicuramente si sta domandando da un po’ a quanto ammonti.
Ad oggi non abbiamo dati certi, ma alcune indiscrezioni parlano di un carnet da 240 mila euro all’anno. Questo solamente per quanto riguarda il contratto con la RAI, tra l’altro in linea coi tetti massimi stabiliti proprio dalla dirigenza della Tv di Stato.