L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il foglio di calcolo delle sanzioni ridotte con riferimento alla definizione agevolata degli avvisi bonari.
Ieri 18 gennaio, l’AdE ha messo a disposizione dei cittadini il foglio di calcolo Excel per la rideterminazione delle sanzioni.
La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto la definizione agevolata per gli avvisi bonari inoltrati ai contribuenti in un determinato periodo concedendo la possibilità di ridurre l’importo delle sanzioni nonché di rateizzare i pagamenti fino a 20 rate. Le irregolarità di riferimento sono l’IVA, l’IRPEF e la dichiarazione dei redditi. La riduzione va dal 10 al 3% e riguarda gli avvisi comunicati al 31 dicembre 2019, al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021 per i quali sono ancora in corso i pagamenti. Per le imposte residue non versate o versate in ritardo, invece, non ci sarà alcuno sconto. Condizione necessaria per beneficiare dell’agevolazione è non essersi verificata una causa di decadenza dalla rateizzazione come il mancato versamento della prima rata entro il termine ultimo di trenta giorni o di una rata diversa dalla prima entro la data di scadenza della rata successiva.
Sanzioni ridotte su avvisi bonari
Accedendo alla definizione agevolata, la restituzione delle somme procederà secondo la rateizzazione già stabilita ma con il ricalcolo delle sanzioni da corrispondere. Importante sapere, però, che per somme di importo inferiore a 5 mila euro è possibile approfittare di un secondo beneficio previsto dalla manovra fiscale. Parliamo della possibilità di estendere fino a venti pagamenti il piano di dilazione. Dove possibile, resta il fatto che il contribuente può scegliere di corrispondere quanto dovuto in un’unica soluzione. Come sempre, poi, anche saltando una sola rata la definizione agevolata decadrà immediatamente e non verranno applicati più le sanzioni ridotte né la rateizzazione.
Dopo aver chiarito il quadro generale relativo agli avvisi bonari, approfondiamo il metodo di ricalcolo delle sanzioni che non risulta particolarmente difficile. Tutto è spiegato chiaramente nel comunicato dell’Agenzia delle Entrate.
Il ricalcolo con foglio Excel, cosa sapere
Il cittadino durante il calcolo deve ricordare che in caso di versamento tardivo inferiore a 90 giorni la percentuale applicata non sarà del 10% ma inferiore andando anche ad annullare il beneficio come per i ritardi inferiori a nove giorni per i quali le sanzioni risultano del 3% o inferiori a tale percentuale.
Il calcolo degli interessi, invece, è più complicato dato che deve far riferimento al nuovo importo ridotto delle rate residue. Il codice tributo è 9002 e il tasso da applicare è del 3,5% a partire dal primo giorno del mese successivo all’elaborazione della comunicazione fino alla data del pagamento di ogni rata. Per accelerare il calcolo basterà utilizzare il foglio Excel proposto dall’Agenzia delle Entrate. Qui la circolare di riferimento.