L’ISEE è l’indicatore per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari ed è utilizzato per accedere alle agevolazioni.
L’indice si ricava dalla DSU, ovvero dalla Dichiarazione sostitutiva unica che dovrà essere presentata ogni anno.
Più l’ISEE, ovvero l’indice, è alto, più sarà difficile richiedere degli incentivi o delle agevolazioni. Però ci sono dei valori che modificano l’indice e sono molto numerosi. Per esempio, un valore che influenza l’ISEE è il reddito di ciascun componente del nucleo familiare. Anche il conto correnti bancario o postale, il libretto postale, i conti deposito, la carta prepagata con IBAN e ancora il possesso di autoveicoli o motoveicoli possono modificare l’indicatore ISEE.
ISEE 2023: franchigia sui redditi da lavoro, ecco come funziona
La situazione dell’ISEE si ottiene calcolando i redditi di tutti i componenti del nucleo familiare (al netto delle franchigie), il patrimonio (valorizzato al 20%) e la scala di equivalenza in base al numero dei componenti e alle loro caratteristiche.
Riguardo ai redditi, per ciascun componente del nucleo familiare si applica la franchigia sul lavoro dipendente. In pratica, dal reddito da lavoro dipendente si sottrae una somma pari al 20% fino a 3mila euro.
Il reddito complessivo del nucleo familiare si calcola sommando varie voci che dovranno essere compilate. A disciplinare la materia è l’articolo 4, comma 2 del DPCM numero 159 del 2013. Il comma 3 invece prevede appunto le franchigie, un insieme di voci da sottrarre al reddito di ciascun componente del nucleo familiare. Tra queste c’è proprio il 20% sul reddito da lavoro e si applica a ogni singolo componente.
Quesito
Un lettore ci scrive: “Devo compilare l’ISEE 2023. Sul simulatore INPS è indicata la possibilità di togliere una franchigia fino a 3mial euro massimo. Invece lo scorso anno dal DSU non mi è stato dedotto niente. È possibile che non venga sempre applicata?”.
Può capitare che nel simulatore per l’ISEE 2023 non sia presente la franchigia in DSU. Questo succede quando le informazioni relative allo stipendio sono tra le voci note all’INPS e quindi non devono essere compilate. Infatti, è lo stesso istituto a calcolare l’ISEE sulla base dei flussi UNIEMENS forniti dal datore di lavoro.
Invece, nell’ISEE precompilato devono essere confermati tutti i dati riguardanti sia la composizione del nucleo familiare sia del patrimonio finanziario o immobiliare. Si tratta quindi di una integrazione della DSU con i dati forniti dall’Anagrafe dei rapporti finanziari e dall’Amministrazione finanziaria.
Insomma, se nel simulatore ISEE 2023 non si vede la franchigia sul reddito da lavoro vuol dire che è un dato già noto. Al momento della simulazione, però, il calcolo terrà conto di questa somma elaborando l’ISEE corretto.