Lavorare nel comparto metalmeccanica artigiani significa aderire ad una serie di regole molto importanti, pubblicate nel relativo Ccnl. Una sintetica panoramica su ciò che c’è da ricordare a riguardo.
Chiunque voglia lavorare alle dipendenze nel settore metalmeccanico artigiani deve sapere che nell’ambito in oggetto esiste un contratto collettivo nazionale di lavoro, ovvero un Ccnl ad hoc che disciplina tutta una serie di aspetti fondamentali in tema di diritti e doveri dei lavoratori e dei datori di lavoro.
Anche chi intende lavorare come imprenditore nel settore ha bisogno di sapere quali sono gli elementi essenziali del rapporto di lavoro nel comparto della metalmeccanica artigiani, perciò di seguito indicheremo alcuni punti chiave del relativo Ccnl, per aiutare a sgomberare il campo da possibili dubbi. Che cosa deve rispettare il contratto individuale di lavoro? Scopriamolo insieme.
Ccnl metalmeccanici artigiani: campo di applicazione e requisiti chiave del contratto individuale
Chiariamolo subito, il Ccnl metalmeccanici artigiani rappresenta la fonte di riferimento imprescindibile e il contratto collettivo applicato ai lavoratori di aziende attive nella piccola, media e grande industria. I settori di riferimento sono quelli che seguono:
- produzione e/o installazione di macchinari, impianti e utensili;
- riparazione e manutenzione di macchinari e impianti;
- lavorazione del metallo;
- costruzione di automobili e altri mezzi di trasporto.
Come ogni altro contratto di questo tipo, il Ccnl metalmeccanica artigiani 2023 rappresenta quel testo con il quale le organizzazioni rappresentative dei lavoratori e le associazioni dei datori di lavoro definiscono in modo concorde le regole in materia di rapporto di lavoro.
Ricordiamo che tutte le industrie attive nei settori indicati, saranno tenute ad assumere i propri dipendenti rispettando le regole di cui non soltanto al Ccnl metalmeccanici e artigiani in oggetto, ma anche alla legge nazionale.
In particolare tutti coloro che intendono lavorare nell’ambito, sia come datori che come dipendenti, debbono tener conto degli elementi essenziali del contratto di assunzione, e dunque tra gli altri: data di inizio del lavoro e termine (se è a tempo determinato); luogo; ruolo, mansioni e stipendio, nonché durata del periodo di prova se disposto.
Ccnl metalmeccanici artigiani: alcuni chiarimenti su retribuzione e scatti di anzianità
Non dimentichiamo poi che i lavoratori subordinati delle aziende metalmeccaniche artigiane sono classificati in sei categorie professionali (mansioni) e sette livelli retributivi. Si va dall’operaio comune all’impiegato direttivo e ad ogni mansione e livello corrisponde una retribuzione minima mensile di riferimento. Ovviamente nel testo del Ccnl metalmeccanici e artigiani lo stipendio considerato è solo quello lordo. Su esso dovranno essere detratte rispettivamente tasse e contributi per giungere alla busta paga netta, che avrà inevitabilmente un importo un po’ più basso.
Inoltre, anche a questo settore lavorativo si applicano gli scatti di anzianità, vale a dire dei premi che sono riconosciuti ai dipendenti che lavorano da maggior tempo in fabbrica. Di fatto è una sorta di riconoscimento per chi ha più esperienza e dunque contribuisce di più al buon andamento aziendale. Peraltro gli scatti incentivano anche a migliori performance, con un conseguente beneficio per la produttività.
Ebbene, i dipendenti del settore metalmeccanico artigiani hanno diritto a cinque scatti di anzianità che vengono calcolati ogni due anni. L’ammontare di ogni scatto è parametrato al livello retributivo e, in linea generale, più alto è il livello retributivo, maggiore sarà l’ammontare dello scatto di anzianità. Si tratta comunque di cifre nell’ordine di alcune decine di euro.
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Ore di straordinario, trasferta, tredicesima e quattordicesima nel Ccnl metalmeccanici artigiani
Nel contratto Ccnl metalmeccanici artigiani c’è una settimana lavorativa di 40 ore in totale. Ecco perché le ore lavorate in più sono gli straordinari, che vengono ovviamente retribuiti così come ricordato dal Ccnl stesso, ma detta retribuzione degli straordinari è quantificata con una maggiorazione percentuale rispetto alla normale retribuzione lavorativa oraria. Ciò chiaramente per tener conto adeguatamente dell’impegno supplementare da parte del lavoratore. Analogamente l’aumento per ora in termini percentuali vale anche per i casi di lavoro notturno o in giorno festivo o di domenica.
Aumenti previsti anche nel caso in cui l’azienda abbia necessità che il lavoratore compia il proprio lavoro presso sedi differenti da quella abituale, ma anche nei casi di trasferta vale una retribuzione supplementare rispetto a quella già incassata (inoltre la trasferta si ha in giorni festivi e/o orari straordinari si sommano altri compensi)
Attenzione anche al seguente dato: il Ccnl metalmeccanici artigiani 2023 indica solo l’obbligo di versamento della tredicesima, da pagare entro il 20 dicembre di ciascun anno. Per quanto riguarda la quattordicesima nessun obbligo come invece per la tredicesima, ma è vero che il singolo contratto individuale può includere eventualmente anche la quattordicesima se concordata tra il datore di lavoro e il dipendente tramite un accordo preventivo ad hoc.
Ferie, dimissioni e licenziamento
I lavoratori di ambito metalmeccanico artigiano devono avere riposo per almeno 11 ore consecutive al giorno per contratto. In particolare i dipendenti del comparto maturano ogni anno 4 settimane di ferie (e in ipotesi di impiegati con più di 18 anni di anzianità si ha a disposizione 5 giorni ulteriori).
Le ferie devono essere sfruttate dal dipendente per almeno due settimane consecutive durante i mesi di luglio / agosto in cui il luogo di lavoro decide di sospendere la propria attività. Le rimanenti ferie possono essere sfruttate tenuto conto delle esigenze aziendali.
Infine in ipotesi di interruzione del rapporto su iniziativa del dipendente (dimissioni) oppure da parte del datore di lavoro (è il caso del licenziamento), è necessario dare alla controparte un periodo opportuno di preavviso. Il periodo di preavviso cambia sulla scorta dell’inquadramento contrattuale e all’anzianità di servizio.