Per molti ragazzi lavorare in Ferrari sarebbe un sogno, ma proviamo a fare un’analisi dei guadagni degli operai del Cavallino Rampante.
Per decenni la Ferrari è stata un punto d’arrivo di una carriera. Oggi, leggendo fino alla fine questo articolo, vi renderete conto che è diventato un punto di partenza o, peggio ancora, di passaggio. Una premessa è necessaria e viaggia in controtendenza rispetto al dato sugli stipendi. La Ferrari viaggia da anni su fatturati record. La casa modenese sta toccando vette mai raggiunte in passato.
Il merito è di un listino che nel corso del tempo si è allargato sempre più per rispondere alle tante esigenze dei facoltosi clienti attuali. Se da una parte si è perso il sapore di esclusività massima delle vetture del Cavallino, i vertici hanno potuto festeggiare introiti da capogiro. Un esempio dello sviluppo irrefrenabile del marchio è legato anche alla new entry Purosangue. L’auto a ruote alte del Cavallino si è saputa distinguere in una giungla di super SUV, anche per il prezzo. A nessun brand di lusso era venuto in mente di proporre un’auto di quel segmento a quasi 400.000 euro.
Tutte le vetture sono già andate a ruba. Alla faccia della crisi, starete pensando ma la maggior parte della clientela della casa fondata dal Drake non è nostrana. Le potenti supercar sono richieste da compratori stranieri selezionatissimi che, nel corso degli anni, hanno stretto un rapporto di fiducia inscindibile con il brand italiano. La storia del marchio trae origine da una splendida intuizione. Il 12 marzo del 1947 Enzo Ferrari con l’uscita del primo modello, la 125 S, sbaragliò la concorrenza, diventando una leggenda mondiale.
Per gli italiani la Rossa è diventata un orgoglio nazionale, facendo breccia nel cuore degli appassionati, grazie anche alle vittorie di straordinari talenti in F1. Chiunque abbia vinto un riconoscimento a Maranello è entrato nella storia. Ma quale è il segreto della grandezza della Ferrari? E’ l’unica squadra al mondo dove sei riconosciuto come un campione, anche se non hai nemmeno lottato per un titolo. Non esiste altra realtà al mondo dove tutto ciò accade. Tra gli appassionati di motori non c’è uno che non abbia mai desiderato poter avere una Ferrari. Nel mondo del lavoro la casa modenese è una delle più ambite, alle nostre latitudini. Vuole comprare una Ferrari, ma in una concessionaria gli ridono in faccia: ecco l’assurdo motivo.
La realtà sul sogno Ferrari
Poter lavorare alla produzione di una Ferrari rappresenta una spinta fortissima per moltissimi operai. In tanti provano a mandare la candidatura nella speranza di essere selezionati. Il Cavallino è diventata un’icona non solo di stile. Sul piano tecnico le supercar emiliane sono il non plus ultra. Le offerte di lavoro fioccano, ma occorre avere delle skill di alto profilo. Scontato se si vuole lavorare in uno dei brand più noti e potenti al mondo. Lo stipendio è altrettanto di alto profilo? Vediamoci chiaro.
In Ferrari gli operai, divisi tra il reparto Corse e la sezione Automotive, sono un esercito. Secondo una analisi di Indeed, un noto motore di ricerca per trovare lavoro, lanciato nel novembre 2004 e di proprietà della società Recruit, lo stipendio medio di un operaio della casa modenese è di 1,296 euro, il 12% superiore rispetto alla media nazionale. Si tende a fare una media tra varie tipologie di operai, ma il dato non è esaltante per chi deve trasferirsi nella cara cittadina emiliana. Tanto fanno anche i premi annuali che in Ferrari non sono banali, ma ha fatto scalpore la storia di un ragazzo che non ha accettato una offerta di lavoro per lavorare alla Rossa proprio per ragioni economiche.
La specializzazione del singolo operaio determina una variazione dello stipendio. Secondo Indeed un addetto alla finitura percepisce circa 1396 euro al mese. A questa cifra vanno sommati, come detto, i bonus. I 4500 dipendenti hanno ricevuto 12 mila euro extra. Sul “Il Sole 24 ore” l’a.d. Benedetto Vigna ha annunciato: “Coloro che lavorano nella nostra azienda meritano un eccezionale grazie per la loro passione e la loro dedizione in ciò che fanno. Abbiamo deciso di premiare i loro successi, in linea con i forti indicatori di performance della società”. Guardate le meraviglie che escono dalla factory del Cavallino. Avete visto la Ferrari Daytona SP3? E’ l’auto più bella al mondo (FOTO).
Gli affari viaggiano a gonfie vele con ricavi miliardari. La domanda sorge spontanea, ma perché gli operai che consentono di incassare queste cifre da capogiro non sono retribuiti con stipendi da favola, come accade in Germania, Regno Unito e altri Paesi. E’ quasi scontato che molti, una volta acquisita una discreta esperienza a Maranello, se dovessero ricevere il triplo per lavorare per un brand straniero, sarebbero pronti a fare le valigie con un biglietto di sola andata. Del resto il circus della F1 insegna che tanti che hanno deciso di lasciare la Scuderia modenese e trasferirsi in altri team.