Continua la lotta dell’Agenzia delle Entrate contro l’evasione fiscale incentivando i contribuenti ai pagamenti spontanei.
Il Fisco batte cassa è lo fa inviando ai contribuenti inviando delle lettere di monito al pagamento spontaneo, ma solo a quelli che presentano anomalie nell’anagrafe tributarie.
Saranno circa 2,6 milioni i contribuenti che riceveranno questi avvisi nel quale l’Agenzia delle Entrate chiede il pagamento di una parte delle tasse. I controlli saranno effettuati dalla guardia di finanza sui contribuenti che non hanno segnalato le motivazioni per il ritardo né deciso le modalità per porre rimedio a questo.
Evasione fiscale: Agenzia delle Entrate invia lettere ai contribuenti che spaventati chiedono spiegazioni
Secondo il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, la tregua fiscale sta funzionando. Ricordiamo che questa prevede il Saldo e Stralcio per le cartelle esattoriali inferiori o 1.000 euro e con la possibilità di rateizzare quelle superiori.
Però la lotta contro l’evasione fiscale non si ferma e per questo motivo il Fisco prevede di inviare delle lettere di allerta ai contribuenti risultino in debito con il pagamento delle tasse. Come detto in precedenza, per farlo utilizzerà i dati ricavabili dall’anagrafe tributaria.
Quest’anno le lettere raggiungeranno 2,6 milioni di contribuenti; numero che nel 2024 e nel 2025 raggiungerà i 3 milioni. Cifre da capogiro considerando che nel 2022 erano state inviate 1,3 milioni di lettere alle quali i contribuenti hanno risposto versando in totale 1,9 miliardi di euro in maniera spontanea.
Inoltre come riporta Il Sole 24 Ore, l’Agenzia delle Entrate ha raggiunto l’obiettivo previsto dal PNRR. Infatti, a fine ottobre 2022 i contribuenti avevano versato in totale circa 3 miliardi di euro. Una cifra più alta rispetto a quella prevista dal Fisco di 2,45 miliardi fissati entro il 31 dicembre 2022.
Anche le lettere sulle comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA (LIPE) hanno avuto un ruolo importante. Infatti, nel 2022 le lettere inviate sono state 1,3 milioni a fronte di versamenti spontanei da parte dei destinatari di quasi 2 miliardi di euro.
