Ci sono due principali differenze per dipendenti pubblici e privati riguardando il congedo straordinario, analizziamole nello specifico.
Tali fanno riferimento soprattutto l’invio della richiesta e i tempi del riconoscimento del beneficio.
Il congedo straordinario prevede l’assenza del lavoratore dipendente per un periodo di tempo, pagato, per l’assistenza al familiare affetto da disabilità grave (art.3 comma 3, legge 5 febbraio 1992, n 104).
In cosa consiste il congedo straordinario?
Il congedo straordinario prevede l’assistenza ai seguenti familiari affetti da disabilità :
- Coniuge, convivente di fatto o parte dell’unione civile;
- Genitori anche adottivi e affidatari;
- Figli;
- Fratelli e sorelle;
- Parenti o affini entro il terzo grado.
Il beneficio del congedo straordinario è previsto per le categorie di lavoratori dipendenti.
Analizziamo la differenza del beneficio del congedo straordinario tra i lavoratori dipendenti privati e pubblici.
Congedo straordinario per i lavoratori privati: ecco cosa c’è da sapere
Per i dipendenti del settore privato la richiesta di congedo straordinario deve essere inoltrata telematicamente sul sito INPS accedendo con le proprie credenziali. In alternativa è possibile inviarla tramite gli enti di patronati, oppure tramite contact center dell’INPS.
La decorrenza del congedo straordinario è indicata sulla domanda, tranne nei casi in cui viene indicata dal datore di lavoro (circolare INPS n. 64 del 15 marzo 2001).
I documenti necessari per l’inoltro della domanda sono:
- Documento di riconoscimento e codice fiscale del lavoratore richiedente;
- Documento di riconoscimento e codice fiscale del portatore di handicap;
- Verbale di handicap con riconoscimento dello stato di disabilità grave (art.3 comma 3);
- Dichiarazione di assistenza al disabile firmata dal richiedente e dal disabile (generata automaticamente dal sito INPS);
- Dichiarazione di convivenza tra i due.
Come funziona il congedo straordinario per i lavoratori pubblici?
Per i dipendenti appartenenti al settore pubblico la domanda è presentata direttamente all’amministrazione o all’ente di appartenenza (circolari INPDAP del 10 gennaio 2002 n.2 e del 28 dicembre n .2022). Le domande presentate dai dipendenti pubblici non dispongono di un modulo prestampato.
Nella domanda si devono indicare i seguenti dati:
- Dati anagrafici del richiedente;
- Dati anagrafici del familiare da assistere affetto da handicap
- Stato di handicap del familiare che viene assistito;
- Grado di parentela che intercorre;
- La convivenza (se si tratta di coniuge, fratello/sorella, figlio o parente affine entro il 3°grado) della persona portatrice di handicap.
- Verbale di handicap che attesta il grado di disabilità grave (art. 3 comma 3)
Principali differenze del congedo straordinario tra i lavoratori pubblici e privati
La differenza tra il congedo straordinario tra i dipendenti pubblici e privati sostanzialmente riguarda l’inoltro della richiesta e la tempistica riguardante la concessione. L’agevolazione è comunque la stessa in entrambi i casi.
La richiesta di congedo straordinario dovrebbe essere accettata quanto prima in entrambi i casi, in tal modo il lavoratore richiedente può usufruirne nei tempi richiesti.
La normativa prevede l’accoglimento, ovviamente con la presenta di tutti i documenti necessari, della domanda entro i 60 giorni dalla data del suo invio.
Per i lavoratori del settore pubblico, le amministrazioni pubbliche di solito sono puntuali, ma ogni tanto i tempi della lavorazione si allungano.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.