Come richiedere l’addebito del Canone RAI sulla pensione? L’INPS permette l’accesso a questo interessante servizio soddisfacendo poche condizioni.
Una domanda e si potrà contare sull’addebito del Canone RAI sulla pensione avvalendosi di un numero di dilazioni maggiore rispetto agli altri contribuenti.
Il Canone RAI è l’imposta dovuta dai cittadini che dispongono di un apparecchio audio-televisivo in grado di ricevere il segnale del digitale terrestre. Nel 2022 si è alzato un gran polverone circa la modalità di pagamento del Canone. La voce che è iniziata a diffondersi parlava di dover togliere l’imposta dalla bolletta della luce per un adeguamento alle normative europee. Si sono così iniziate a buttar giù una serie di ipotesi sul possibile pagamento – con il bollo auto, tramite bollettino, in dichiarazione dei redditi – e si è temuto fortemente che l’importo potesse aumentare anche di cifre importanti. Il 2023 è poi iniziato e nulla è cambiato. Il Canone RAI lo pagheremo ancora (forse nel 2024 non più) con la bolletta della luce. Dieci rate da nove euro, da gennaio ad ottobre. I pensionati, però, devono sapere che hanno la possibilità di richiedere l’addebito sulla pensione. Approfondiamo questa opportunità.
Il Canone RAI e l’addebito sulla pensione, chi può richiederlo
L’INPS ha attivo un servizio che offre l’opportunità di rateizzare in undici rate il pagamento del Canone RAI. Destinatari sono i pensionati titolari di un abbonamento RAI con reddito da pensione inferiore a 18 mila euro nell’anno precedente alla presentazione della domanda. Importante sapere che la dilazione non comporta l’applicazione di interessi.
Le trattenute sulla pensione iniziano a partire dal mese di gennaio successivo alla presentazione della domanda. L’addebito sul cedolino, dunque, è l’alternativa al pagamento tramite bolletta dell’energia elettrica che può essere scelta unicamente dai titolari di una prestazione pensionistica e assistenziale.
Come inoltrare domanda di rateizzazione
La domanda di rateizzazione del Canone RAI con addebito sulla pensione per undici mesi può essere inoltrata telematicamente entro il 15 novembre dell’anno precedente a quello del versamento dell’imposta. In alternativa i pensionati che soddisfano i requisiti possono chiamare il Contact Center dell’INPS per avanzare richiesta di addebito utilizzando il numero 803 164 se si telefona da rete fissa (nessun costo di chiamata) oppure lo 06 164 164 se si chiama da mobile (il costo sarà quello del proprio piano tariffario).
Un terzo canale da utilizzare prevede un appuntamento presso un ente di Patronato o intermediario dell’Istituto.
Sicuri di non poter ottenere l’esenzione?
La normativa prevede l’esenzione dal pagamento del Canone RAI per alcuni cittadini. Restando nell’ambito dei pensionati, possono richiedere l’esonero dal versamento gli over 75 con reddito inferiore a 8 mila euro. Tale limite deve essere calcolato sommando i redditi personali del richiedente e quelli del coniuge. Inoltre, condizione fondamentale per poter ottenere l’esenzione è non convivere con nessun’altra persona se non il coniuge. Sono esclusi da questa condizione gli anziani che hanno regolarmente assunto badanti, colf e domestici.
Per poter evitare di pagare il Canone RAI occorrerà inoltrare il modulo con la richiesta di esenzione entro il 30 aprile 2023 per avere l’esonero per tutto l’anno (cadendo di domenica il termine ultimo slitta al due maggio). Inviando la richiesta entro il 30 giugno si avrà l’esonero solamente per il secondo semestre dell’anno (si pagheranno 45 euro invece di 90). Condizione necessaria per la richiesta entro il 30 aprile è aver compiuto gli anni entro il 31 gennaio. Se così non fosse si avrebbe l’esonero solo per metà anno.
Disdetta per chi non ha un apparecchio TV
Sono esonerati dal pagamento del Canore RAI tutti coloro che non possiedono un apparecchio audio-televisivo. Attenzione, aver riposto una tv nel ripostiglio non è sufficiente se funzionante. Occorrerà vendere la televisione o portarla in un’isola ecologica altrimenti si risulterà comunque proprietari e si dovrà pagare l’imposta.
Il cittadino che non ha la TV dovrà inoltrare la disdetta dall’abbonamento dato che essere intestatari di un’utenza elettrica implica il possesso del televisore (presunzione di detenzione). Anche in questo caso ci sono delle scadenze da rispettare. Per poter contare sull’esonero totale occorrerà inviare la disdetta entro il 31 gennaio dell’anno in corso. Saltando tale termine ultimo sarà necessario fare riferimento alla scadenza del 30 giugno per contare sull’esenzione a metà, solo per il secondo trimestre dell’anno.
Ricordiamo, poi, che la dichiarazione sostitutiva di non possesso di un apparecchio TV dovrà essere inviata ogni anno.
Come inoltrare la domanda di esenzione o la disdetta del Canone RAI
Apriamo una piccola parentesi prima di capire come inoltrare domanda di esenzione o disdetta dell’abbonamento RAI. Tra gli esenti non ci sono solo over 75 e i cittadini che non possiedo un apparecchio TV. Troviamo anche i diplomatici stranieri, funzionari consolari, impiegati consolari e militari stranieri nonché gli utenti che nel nucleo familiare hanno un altro componente che già corrisponde l’imposta.
Chiusa la parentesi vediamo come inviare richiesta di esonero. Innanzitutto chiariamo subito che la domanda dovrà essere presentata dall’intestatario dell’utenze elettrica. Il modulo si potrà reperire sul portale dell’Agenzia delle Entrate. Andrà compilato il quadro A telematicamente oppure su cartaceo provvedendo poi ad inoltrare una raccomandata all’indirizzo Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale I Torino, Ufficio Canone TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino. L’indirizzo PEC di riferimento, invece, è cp22.sat@postacertificata.rai.it.
Da sapere, in conclusione, che l’AdE ha disposto un modulo da compilare anche per i richiedenti l’esenzione con riferimento alla seconda casa e per chi attiva una nuova utenza senza possedere una televisione.
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