L’investimento effettuato in buoni fruttiferi postali ha dei vantaggi che, però, non tutti conoscono. Scopriamo i guadagni con una base di 2.500 euro.
I buoni fruttiferi postali sono una delle tipologie di investimento, attualmente, più diffuse nel nostro Paese.
Si tratta di strumenti finanziari italiani, cartacei o dematerializzati, emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e collocati esclusivamente da Poste Italiane. Sono stati molto utilizzati negli scorsi decenni, fino agni anni ’80, quando i bassi livelli di rendimento ne hanno causato un disuso.
Attualmente, però, ci sono ancora milioni e milioni di euro investiti in buoni fruttiferi postali soprattutto perché si tratta di un prodotto poco rischioso.
Vediamo, quindi, quali sono le caratteristiche principali di tali strumenti finanziari, simulando i guadagni relativi ad un investimento di 2.500 euro.
Consulta anche il seguente articolo: “Buoni fruttiferi postali e BTP: rendimenti a confronto a breve e lungo termine, il guadagno è assicurato“.
Buoni fruttiferi postali: caratteristiche
I buoni fruttiferi postali sono considerati uno dei prodotti più sicuri per varie ragioni. Tra i vantaggi principali rientrano:
- elevata sicurezza;
- mancanza di costi di sottoscrizione;
- garanzia dello Stato;
- tassazione agevolata del 12,5%;
- possibilità di essere sottoscritti e rimborsati facilmente, presso gli Uffici Postali o tramite App BancoPosta;
- facoltà di investire cifre anche esigue, a partire dai 50 euro.
Tra gli svantaggi, invece, ritroviamo:
- rendimenti molto bassi;
- necessità di vincolare i risparmi per lungo tempo.
Categorie di buoni fruttiferi postali
Una prima importante differenziazione è tra buoni cartacei e buoni dematerializzati. Per la sottoscrizione di questi ultimi, è necessario un libretto di risparmio o di un conto bancoposta presso Poste Italiane. Il rimborso anticipato dei buoni dematerializzati, inoltre, può essere effettuato solo per frazioni (da un minimo di 250 euro) dell’investimento, mentre quello dei buoni cartacei si effettua per intero.
Ci sono, poi, ben 6 categorie di buoni postali:
- Ordinario: con una durata massima di 20 anni e un tasso dello 0,30%;
- Minori: di durata massima di 18 anni e tasso del 2,50%;
- Buono 4X4: con durata massima di 16 anni e tasso dello 0,75%;
- Risparmio Semplice: con durata massima di 4 anni e tasso dello 0,25%;
- Buono 3X4: con durata massima di 12 anni e tasso dello 0,50%;
- Eredità: di durata massima 4 anni e con tasso dello 0,75%.
I tassi vanno considerati al lordo delle tasse e, come si può notare, sono davvero bassi. Certo, bisogna mettere in conto che i buoni fruttiferi postali hanno anche un rendimento poco elevato, ma rappresentano un modo sicuro e garantito per mettere da parte i propri risparmi e investire senza incorrere in troppi pericoli. Di conseguenza, se si desiderano rendimenti elevati, non sono il prodotto più adatto, ma se ci si “accontenta” di rendimenti minori (e rischi minori), sono una validissima opzione.
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Simulazione nel breve-medio termine tramite sito Poste Italiane
Sul portale web di Poste Italiane, si può simulare il rendimento di un certo investimento; lo strumento è accessibile al seguente link.
L’operazione è molto semplice perché basta inserire la cifra da sottoscrivere e la durata, cioè breve-medio termine oppure medio-lungo termine. In questo modo, è possibile avere un quadro completo su tutte le opzioni di investimento, tenendo conto della cifra guadagnata alla data di scadenza.
Supponiamo, dunque, di voler investire una somma di 2.500 euro. Analizzando le informazioni risultanti nel breve-medio termine, le strade percorribili sono cinque. In particolare:
- Buono 3×2: ha durata di 6 anni ed un rendimento fisso del 2%. Di conseguenza, alla scadenza, si avranno 2.775,98 euro. Gli interessi, inoltre, vengono riconosciuti dal terzo anno;
- BFP 4 Anni Risparmio Semplice: il rendimento fisso è dell’1,50%. Trascorsi i quattro anni, quindi, saranno stati guadagnati 2.727,09 euro totali;
- Buono Rinnova. È riservato solo ai risparmiatori che rimborsano uno o più Buoni scaduti, a partire dal 20 settembre 2022. La sua durata è di 6 anni, con un rendimento del 3,25%. Alla scadenza, si avrà diritto a 2.962,86 euro;
- Buono Soluzione Eredità: il rendimento fisso è del 3%, la durata di 4 anni e l’importo finale sarà di 2.774,55 euro;
- Buono 3 Anni PLUS: dopo 3 anni, il capitale sarà di 2.599,93 euro.
I risultati per l’investimento nel medio-lungo termine
Riguardo alle opzioni per il medio-lungo termine, invece, il simulatore mette a disposizione 3 tipi di prodotto:
- Buono 3×4: dura 12 anni e ha un rendimento del 2,50%. Alla scadenza, l’importo iniziale di 2.500 euro sarà diventato 3.254,44 euro;
- Buono 4×4: con durata di 16 anni e rendimento del 3%, per un totale di 3.822,80 euro;
- Buono Ordinario: durata ventennale e rendimento del 2,50%. Si tratta della soluzione più conveniente, perché, la somma iniziale investita diventerà 3.896,25 euro.