Il certificato anamnestico è uno specifico tipo di certificato medico che include informazioni sullo stato di salute psicofisico di un individuo. Come conseguirlo e perché è determinante in materia di rilascio e rinnovo della patente di guida.
Forse non tutti sanno che esiste un certificato medico mirato all’emissione della patente di guida oppure al rinnovo della stessa.
Ci riferiamo al cosiddetto certificato anamnestico della patente, che infatti comprova l’idoneità di un individuo al possesso di quel documento obbligatorio per poter circolare con un mezzo a motore sulla rete viaria italiana.
Di seguito ne parleremo, indicando quali sono le sue caratteristiche principali e tutto ciò che un automobilista deve sapere a riguardo. I dettagli su che cos’è, in che modo è possibile ottenerlo e i costi. Vediamo più da vicino.
Certificato medico anamnestico: di che si tratta?
Come accennato in apertura, il certificato anamnestico altro non è che quel documento medico che serve ad un guidatore per ottenere la patente o per rinnovarla. Detto certificato è obbligatorio anche in caso di revisione del documento di guida.
Onde rinnovare o ottenere la patente di guida, ogni persona deve sottoporsi ad accertamento ad hoc, con contestuale emissione di certificato medico mirato ad acclarare l’idoneità sanitaria dell’aspirante conducente.
Detto certificato è stato nuovamente previsto con la legge 29 luglio 2010 n. 120, in vigore dal 13 agosto 2010. In particolare questa legge stabilisce che allo scopo dell’accertamento dei requisiti psichici e fisici per il primo rilascio della patente di guida di ogni categoria, oppure di certificato di abilitazione professionale KA o KB, colui che intende guidare deve mostrare certificazione ad hoc, dalla quale emerga il non abuso di sostanze alcoliche e il non uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, emessa sulla scorta di accertamenti clinico-tossicologici le cui modalità sono indicate con decreto del Ministero della salute, di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
In buona sostanza il certificato anamnestico assicura che il soggetto non faccia utilizzo di droghe, non faccia abuso di alcol e, più in linea generale, non abbia patologie che potrebbero mettere a rischio la sicurezza propria, dei pedoni e degli altri automobilisti durante la guida di un mezzo, che sia esso un’auto, una moto o un veicolo nautico.
Ricordiamo anche che il certificato anamnestico deve essere emesso in tutti i casi previsti dalla legge per cui occorre determinare se il soggetto abbia, o meno, particolari patologie o condizioni fisiologiche che potrebbero ostacolare o comunque condizionare lo svolgimento di attività di vario tipo, ad esempio quelle di lavoro o, come detto, la guida.
Quali malattie o patologie possono impedire il rilascio del certificato anamnestico?
Vi sono problemi di salute che potrebbero impedire il conseguimento del certificato in oggetto, proprio perché potenziamente incompatibili con una guida sicura. In questi casi il rilascio o il rinnovo della patente di guida potrebbero essere impediti: pensiamo a patologie come i problemi cardiocircolatori, l’epilessia, il diabete mellito, le patologie uro-genitali e quelle del sangue, ma pensiamo anche a problemi articolari o a patologie psichiche e neurologiche o ancora a problemi alla vista. Anche la dipendenza da droga e alcol potrebbe rivelarsi un ostacolo insormontabile.
Tuttavia attenzione: quanto appena detto non vuol dire che un automobilista con una delle patologie sopraelencate non sia per forza idoneo al rilascio del certificato anamnestico e dunque all’emissione / rinnovo della patente di guida. Sarà piuttosto il medico competente ad indicare, volta per volta, se la patologia di cui soffre il soggetto che fa domanda del certificato anamnestico possa davvero compromettere in modo sostanziale la sicurezza propria e degli altri durante la guida.
Perciò potrebbero essere obbligatori controlli periodici ulteriori o potrebbero essere fissate delle scadenze diverse da quelle standard.
Come si ottiene il certificato? La documentazione obbligatoria
Il certificato medico anamnestico è emesso alla fine della visita medica atta a controllare le condizioni di salute. In particolare, i dottori che possono rilasciare il certificato anamnestico sono: quello curante, il medico legale dell’ASL competente e i medici del Ministero della Salute.
Quali documenti e informazioni servono per ottenere questo certificato? Riassumiamoli di seguito:
- la richiesta di visita medica;
- i dati anagrafici e i dati anamnestici;
- un documento di riconoscimento;
- l’autorizzazione al trattamento dei dati personali;
- l’indicazione della tipologia di patente per cui si fa la visita medica;
- tre fotografie.
Abbiamo citato poco sopra i dati anamnestici, ma cosa sono esattamente? Ebbene, essi costituiscono quegli elementi e informazioni raccolte in modo diretto dalla voce del paziente, o dei familiari, utili ad indirizzare il medico verso una diagnosi. Infatti il certificato anamnestico deve essere emesso da un medico, su anteriore ed accurato interrogatorio dell’individuo (anamnesi) associato ad una eventuale visita medica.
Circa invece la validità del certificato anamnestico, il documento deve indicare le generalità dell’individuo che ne fa domanda, la struttura sanitaria di riferimento, l’oggetto del certificato stesso, la data e il luogo di emissione, e deve recare la firma del medico che ha valutato l’idoneità fisica e psichica del soggetto – in rapporto alla richiesta di rilascio o rinnovo della patente di guida.
Costi e durata del certificato
La spesa da sostenere per l’emissione del certificato anamnestico cambia perché se viene emesso dal medico di famiglia, la tariffa è compresa tra i 50 e i 100 euro. Ecco perché è preferibile informarsi previamente sul costo, e poi fare la prenotazione. Vero è che se il prezzo preventivato dal medico, per l’emissione del certificato anamnestico, è considerato troppo alto, si possono risparmiare alcune decine di euro facendo riferimento ai medici dell’ASL oppure al Ministero della Salute. Per maggiori informazioni a riguardo, ci si può rivolgere agli uffici territoriali.
Dal momento della sua emissione, il certificato anamnestico ha una durata pari a 90 giorni. Dopo detto periodo va rifatto tutto l’iter per conseguirlo e, di conseguenza, si dovranno affrontare nuovamente le spese. Siccome il certificato anamnestico per patente ha una durata circoscritta nel tempo, è bene tenerne conto per compiere in tempo le procedure di rinnovo, rilascio o revisione della patente di guida.