Un importante beneficio delle arance: non avresti mai pensato a questo aspetto importante

Mangiare le arance è sicuramente un’abitudine salutare, tuttavia, in molti dimenticano una parte che è di grande beneficio.

Quando sbucciamo le arance dobbiamo fare attenzione a cosa decidiamo di gettare via e a cosa ingeriamo: spesso commettiamo un gravissimo errore.

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InformazioneOggi – Beneficio arance

Le arance sono sicuramente uno dei frutti più diffusi nel periodo invernale e, come tale, dovrebbero essere anche tra i più consumati grazie ai tanti benefici che possiede. Tra l’altro, soprattutto quando si ha dei bambini, è sempre un’ottima idea creare delle spremute di arance oppure dei frullati per avvicinarli alla frutta. Inoltre, possiamo godere di più di un beneficio delle arance anche a tavola. Sono tantissime le ricette che le vedono come protagoniste e parliamo soprattutto di secondi piatti e di dolci.

Fin da quando siamo piccoli, siamo stati abituati, ovviamente, a mangiare l’arancia privandola della sua buccia e di tutto ciò che vi è intorno. Infatti, l’importante per i nostri genitori era  mangiare lo spicchio quasi perfettamente pulito. Tuttavia, a quanto pare, in età adulta dobbiamo ricrederci: quella parte bianca che siamo soliti evitare, in realtà, è molto preziosa per la nostra salute. Quindi, facendo un piccolo passo indietro, possiamo confermare che, senza ombra di dubbio, abbiamo mangiato sempre in maniera sbagliata le arance!

Comunque sia, c’è sempre tempo per recuperare e non è mai troppo tardi per farlo, soprattutto se si conoscono le proprietà benefiche di questa parte. Prima, però, di procedere con il nostro articolo, sarebbe interessante dare un’occhiata anche ad altri aspetti che riguardano la nostra salute. Se non si è fan sfegatati dei medicinali, esistono delle tisane che possono farci guarire prima da quel fastidio che è il raffreddore. Oppure, se si prova troppa stanchezza e si ha difficoltà ad ingoiare, forse è il caso di farsi vedere dal proprio medico: c’è il rischio di ammalarsi di tumore. Ebbene, chiusa parentesi, scopriamo qual è l’importante beneficio di una parte delle arance.

Mangiare la parte bianca delle arance fa bene? Il grande beneficio che non tutti conoscono

La parte bianca delle arance che, di solito, tendiamo a scartare, ha un nome ed è albedo. La stessa si trova proprio tra la polpa e la buccia e si insidia perfettamente sopra i vari spicchi assomigliando a dei sottili fili difficili da togliere. Quando, per puro sbaglio, la si prova, ci si accorgerà subito che il gusto non è proprio dolce a contatto col palato. Anzi, al contrario: ha un sapore molto strano, molto amaro.

Per questo motivo, ma anche per altri, la si getta subito via pensando di aver fatto una cosa giusta. Ma, nella realtà dei fatti, si è commesso un grande errore! Sì, perché questa parte delle arance non comporta solo un grande beneficio, ma tantissimi e diversi tra loro!

Come prima cosa, è ricca di fibre, che fanno sempre bene, e di bioflavonoidi. Per non parlare poi, delle proprietà antisettiche che contiene. Inoltre, non solo è balsamica, ma è anche un ottimo aiuto per dimagrire perché aiuta l’intestino a lavorare correttamente.

È un grande alleato anche di chi soffre di diabete, dato che tiene sotto controllo i picchi glicemici e risulta essere una grande protezione per i capillari e le vene, migliorando la circolazione del sangue. Grazie all’albedo si riesce anche a stimolare la riproduzione delle cellule e a combattere l’invecchiamento.

Un po’ di storia di questo frutto

Per quanto possano essere buone e nutrienti, sarebbe interessante conoscere anche qualcosa in più sulle arance e sulla loro storia. Possiamo dire che il loro paese di origine è la Cina ed sono arrivate nel nostro continente nel quindicesimo secolo grazie a dei marinari portoghesi.

Nonostante questa prima versione, esistono degli antichi testi romani che parlano di questo frutto già a partire dal primo secolo. In particolare, sappiamo che la stessa veniva coltivata nella splendida isola della Sicilia e che veniva chiamata melarancia.

Le informazioni presenti nell’ articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi.

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