Il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) prevede un’agenda di riforme che riguardano anche la pubblica amministrazione e la giustizia.
Un recente decreto prevede la stabilizzazione dei precari assunti a tempo determinato nelle amministrazioni centrali.
500 i posti da coprire a partire da marzo 2023. L’importante, perรฒ, รจ il raggiungimento dei requisiti. Posto fisso anche per i precari del Sud assunti tramite il concorso Coesione. Ecco i dettagli.
PNRR: stabilizzazioni per 500 esperti
Il nuovo Decreto PNRR 3 prevede incredibili assunzioni nel comparto della PA centrale. Si tratta della stabilizzazione degli Esperti funzionari che hanno preso parte ai progetti PNRR. I posti da coprire, come detto in precedenza, sono 500 posti ma i candidati dovranno aver prestato servizio per almeno 24 mesi, anche se รจ probabile che questo limite si abbassi arrivando a 12 mesi. Inoltre, prima dell’assunzione a tempo indeterminato il personale da stabilizzare dovrร affrontare un colloquio selettivo.
Oltre a questi 500 posti, il decreto prevede che saranno stabilizzati anche i 2.800 funzionari assunti nelle pubbliche amministrazioni del Sud tramite il concorso Coesione del 2021.
Lo scopo di queste assunzioni รจ far sรฌ che gli esperti non lascino vacante il posto e che, di conseguenza, le pubbliche amministrazioni si ritrovino senza nessuno che porti avanti le riforme previste dal PNRR.
Inoltre, un’indagine del Formez ha rilevato che i concorsi effettuati tra il 2021 e il 2022 non hanno portato alla completa copertura dei posti vacanti. Quindi, per soddisfare il fabbisogno di personale nell’amministrazioni pubbliche queste stabilizzazioni sono necessarie.
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Altre misure presenti nel Decreto
Tra l’altro il decreto รจ importante perchรฉ prevede anche una nuova struttura di missione che sorgerร a palazzo Chigi e che impegnerร fino al 31 dicembre 2026. Inoltre, interviene anche sulle misure per semplificare l’affidamento dei contratti pubblici e sugli interventi in ambito di edilizia scolastica. Infine, sempre nel decreto PNRR 3 ci sono le misure per semplificare la giustizia rendendo digitale i processi, gli atti processuali e l’archivio nazionale.