Da settembre 2023 cambieranno i requisiti per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza e crescerà la possibilità di perderne il beneficio.
Il beneficio sarà erogato solo per i mesi da gennaio e luglio e non se ne potrà più fare domanda.
Il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo nella relazione esposta al Parlamento spiega che l’RDC sarà tagliato a circa 846 mila persone. Molte delle quali sono considerate occupabili e seguiranno dei corsi di formazioni obbligatori ai fini di una formazione lavorativa e poi dal 1° settembre perderanno il beneficio dell’ RDC.
Reddito di cittadinanza: cosa cambierà per l’anno 2023
Un nostro lettore ci pone la seguente domanda: “Buongiorno, noi siamo un nucleo famigliare percettore di RdC. Il mio dubbio è che avendo un figlio minorenne (8 anni) ne beneficeremo per 7 mesi o fino a dicembre 2023? Grazie se mi rispondete. Cordiale saluti”.
La legge di bilancio varia diverse regolamenti della norma, come la durata della percezione del beneficio e imponendo nuovi obblighi.
Chi perderà il beneficio del RdC?
I soggetti che non potranno più beneficiare dell’RDC sono gli over 45, i piccoli nuclei familiari e quelli composti da una sola persona. Esclusi dal beneficio sono anche i giovani di età compresa tra i 18 e 29 anni che hanno un livello d’istruzione più alto rispetto ai loro coetanei.
Chi non dovrà preoccuparsi della perdita del Reddito di Cittadinanza
L’RDC non sarà tolto alle donne incinte, a coloro che hanno meno di 18 anni o più 59 anni. Sono esclusi dal taglio i nuclei composti da almeno un minore, ultrasessantenne o una persona affetta da disabilità.
Dunque, se un soggetto ritenuto occupabile ha un minore a carico non è soggetto alla riduzione de Reddito di Cittadinanza. Purtroppo, la manovra non dà una vera e propria definizione di soggetti occupabili e no.
Il taglio del Reddito di Cittadinanza aumenterà la povertà a quasi un milione di persone, le quali rimarranno senza beneficio, in attesa di nuovi sostegni da parte dello Stato. Il Reddito di Cittadinanza sarà abrogato ufficialmente nell’ anno 2024.