Una figura secondaria, ma di vitale importanza, l’assistente ASO è una delle mansioni più svolte soprattutto dai giovani in Italia.
L’assistente ASO è una presenza di grande aiuto per i pazienti del professionista, ma ha anche molte responsabilità alle spalle.
Spesso e volentieri, quando ci rechiamo presso lo studio di un odontoiatra, non troviamo l’esperto da solo, ma sempre accompagnato da una o più figure assistenziali. Questo ruolo è di vitale importanza dato che fa circa il 70% del lavoro del studio presso cui lavora, se non addirittura di più. Certo, non ha la possibilità di operare, ma la sua vicinanza rende il lavoro più facile all’esperto e anche più sopportabile per il paziente.
In Italia, poi, si è verificato un grande aumento di assistenti ASO per via della facilità con cui si può seguire il corso. Attenzione: non vogliamo dire che il corso è facile e che tutti possono farlo tranquillamente, ma non richiedere particolari requisiti. Anzi, il percorso da seguire è anche abbastanza difficile, con tanto di esame finale da dover superare, anche se sono stati sborsati dei soldi per iscriversi!
Prima di dedicarci all’illustrazione di una simile figura così comune, passiamo a delle offerte di lavoro vere e proprie. Ad esempio, se qualcuno ha il sogno di lavorare nel mondo bancario, Banca Sella sta cercando, presso alcune sue sedi, alcuni operatori di sportello. Oppure, altrettanto interessante è un concorso bandito da un’Azienda Socio-Sanitaria lombarda che cerca alcuni profili. Ebbene, dopo aver dato un’occhiata, concentriamoci sul nostro assistente alla poltrona.
Chi è l’assistente ASO e che mansioni svolge?
Iniziamo con la spiegazione della sigla ASO che vuol dire assistente di studio odontoiatrico. Come anticipato anche poco prima, lo si può chiamare anche assistente alla poltrona, dato che, di norma, è quella la sua postazione più tradizionale.
Tuttavia, nonostante lavori nel settore della salute, l’assistente ASO non può svolgere altre professioni, come dire, sorelle. Infatti, non può svolgere professioni sanitarie, quelle mediche e altre per la quale è richiesta la laurea.
Inoltre, le mansioni principali che vengono svolte sono l’accoglienza al paziente, occuparsi della gestione degli spazi e degli strumenti per l’esperto e poi controllare la documentazione di tipo clinica.
Come si diventa assistente alla poltrona?
Come detto all’inizio del nostro articolo, bisogna seguire un corso per diventare assistente ASO e, una volta concluso lo stesso, superare un esame finale. Il corso di formazione è autorizzato da ogni Regione e non dura più di 700 ore. Queste sono divise in tal modo: 300 sono per la teoria e 400 di tirocinio.
Nel secondo caso, il tirocinio si svolge presso degli studi odontoiatrici scelti appositamente e sotto la supervisione di un operatore con qualifica. Dopo ciò, si passa all’esame finale e all’attestato. Il corso, tuttavia, può essere anche offerto da un ente privato, ma accreditato comunque dalla Regione.
La prova finale si divide in due fasi: la prima è di tipo teorica, la seconda, invece, di tipo pratica. E, ovviamente, in entrambi i casi bisogna dimostrare di aver acquisito al meglio tutto ciò che è stato spiegato durante il corso e nel tirocinio.
Le materie oggetto di corso sono la disciplina relazionale, quella tecnico-operativa, quella socio-culturale e organizzativa. E poi ancora materie legislative e igienico-sanitarie.
Quali sono i requisti richiesti? E quanto costa frequentare un corso del genere?
Come abbiamo detto, non si ha bisogno di essere laureati. L’importante è avere il diploma di scuola superiore, a prescindere dall’indirizzo frequentato. Per quanto riguarda i costi, delle volte può capitare che si possa frequentare il corso gratuitamente. Altre volte, invece, bisogna pagare e parliamo di cifre che vanno dai 2.000 ai 3.000 euro.
Quanto guadagna l’assistente ASO?
Possiamo dire che all’inizio l’assistente ASO guadagna dai 900 ai 1.000 euro al mese. Poi si può arrivare a 1.200 o addirittura a 1.400 dopo cinque anni di servizio.