Secondo la scienza, esistono degli atteggiamenti che ci fanno capire di non essere problematici, ma di avere una grande intelligenza.
Di fatti, quelli che vengono percepiti come problemi oppure ostacoli da parte della società, nella realtà dei fatti non lo sono. Ed è la scienza proprio a dirlo e non un sito qualsiasi!
Dire che qualcuno è intelligente e un altro no è un grande errore che, purtroppo, ci portiamo da anni ed anni di pessime riflessioni. Ad esempio, un bambino che non va bene a scuola non può essere reputato uno stupido perché potrebbe nascondere un grande talento nel disegno o nella musica. Oppure, chi non riesce nelle materie scientifiche non è da considerare come meno intelligente di chi, al contrario, ama la letteratura e la storia.
Ci sono tante forme di intelligenza e, in particolare, quella che le batte tutte è formata dalla curiosità. Infatti, possiamo dire che la stessa si presenta come un motore che mette le persone in una situazione di ricerca costante. Certo, non si può ricordare sempre tutto quello che si trova, ma dall’altro canto ci riempe di conoscenze che prima non si avevano.
Tuttavia, l’intelligenza non passa solo per la curiosità, ma anche attraverso altri fattori che al giorno d’oggi vengono visti con un po’ di scetticismo.E se stiamo facendo un discorso tutto ottimista, non possiamo evitare di parlare anche di quei segni zodiacali che vedono il bicchiere sempre mezzo pieno. Detto questo, vediamo i diversi modi con cui si manifesta l’intelligenza.
Ansia, curiosità e solitudine: l’intelligenza è sinonimo anche di questi tre comportamenti
Iniziamo proprio dalla capacità che abbiamo menzionato poco prima: la curiosità. Ovviamente, la stessa deve essere ben stimolata e, di conseguenza, fare sempre le stesse cose è letteralmente un suicidio per la propria intelligenza.
Mettiamo il caso di star preparando un esame universitario anche piuttosto pensante e ripetere sempre quegli stessi concetti per giorni e giorni ci fa davvero scocciare. Bene, questa è una sorta di richiesta di aiuto da parte del nostro cervello che ha bisogno di nuova linfa, di scoprire nuove cose, di avventurarsi in nuovi contesti.
Certo, è anche vero che concentrarsi su un esame è fondamentale, ma quanto prima lo si riesce a dare, prima si dà respiro alla nostra intelligenza. Oppure, prendiamo il caso opposto: proprio studiare un esame pesante, per quanto possa essere difficoltoso, se mossi dalla curiosità diventa più interessante.
Questo succede perché anche uno degli argomenti più difficili e incomprensibili fa scattare in noi una sorta di molla. In parole povere ci fa stare ore ed ore su quell’argomento per trovare la soluzione migliore per capirlo. E, non a caso, quando lo si sarà compreso meglio, diventerà l’argomento preferito di cui parlare.
Non ascoltare gli altri se rientri in queste due cerchie di persone
Sembrerà strano dirlo e sentirlo per alcuni, ma anche l’ansia è una forma di intelligenza molto elevata. Questo è quanto è emerso da uno studio realizzato in Canada, dalla Lakehead University. In pratica, quando dobbiamo fare qualcosa e iniziamo a soffrire di ansia, a farci paranoie e anche qualche dubbio, stiamo mettendo solo in pratica la nostra intelligenza.
In effetti, purtroppo, nella società in cui viviamo l’ansia viene vista ancora come un tabù, come una cosa di cui vergognarsi e, soprattutto, da persone deboli. E invece non è così, perché l’ansia è normale, ma soprattutto può essere sopportata solo da chi è forte e, dunque, da chi è intelligente.
Infine, se qualcuno ci classifica come asociali e selettivi, sta solo sbagliando di grosso. Molto spesso, le persone intelligenti amano la solitudine, dedicarsi a loro stesse, a fare qualche hobby. Il motivo è presto detto: sono pienamente soddisfatte e anche appagate, due sensazioni che si avvicinano di molto alla serenità e alla felicità.
Le persone intelligenti non parlano a sproposito, ma solo quando hanno qualcosa di sensato da dire. Non vogliono stare con chiunque, ma vogliono regalarsi solo a chi, secondo loro, li merita. Inoltre, se hanno dei dubbi su qualcosa, allora lì intervengono maggiormente per capire ancora di più, riflettere e trarre le proprie conclusioni.
