Cos’è il modello 730 e a chi conviene la compilazione – sia quella autonoma con prospetto precompilato sia in collaborazione con i CAF e patronati.
I lavoratori dipendenti e i pensionati che possiedono specifici requisiti compilando il modello 730 otterranno dei vantaggi.
Ogni anno i lavoratori e i pensionati si attivano per inviare la dichiarazione dei redditi tramite modello 730. Generalmente subito dopo l’arrivo del CUD relativo ai redditi dell’anno precedente scatta la corsa alla compilazione per poter recuperare i soldi spettanti (in caso di credito) il prima possibile. L’obiettivo è riuscire ad inviare la dichiarazione entro la prima metà di giugno in modo tale da ricevere l’accredito già a luglio se lavoratori o ad agosto se pensionati. Più si ritarda con l’inoltro più tempo occorrerà attendere. Il termine ultimo è fissato, in ogni caso, al 30 settembre dell’anno in corso. Cadendo nel 2023 di sabato la scadenza slitta al 2 ottobre.
Tre i vantaggi generali della compilazione del 730. Il contribuente non dovrà eseguire calcoli e, di conseguenza, la procedura risulterà più semplice. Si Otterrà il rimborso dell’imposta in busta paga oppure nel cedolino della pensione mentre dovendo versare delle somme le vedrebbe trattenute direttamente dalla retribuzione.
Ricordiamo che il cittadino può scegliere di compilare il modello 730 in autonomia avvalendosi del prospetto precompilato che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione sul proprio portale oppure rivolgendosi a CAF e Patronati lasciandosi guidare nella procedura ed evitare, così, errori.
Chi può presentare il Modello 730
Il Modello 730 può essere presentato dai contribuenti
- pensionati o lavoratori dipendenti anche se operano all’estero e hanno il reddito determinato sulla base della retribuzione convenzionale,
- percettori di indennità sostitutive di reddito da lavoro dipendente,
- sacerdoti della Chiesa Cattolica,
- soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e di pesca,
- giudici costituzionali, parlamentari nazionali, cariche pubbliche elettive,
- soggetti impiegati in lavori socialmente utili,
- lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato inferiore all’anno,
- personale della scuola con contratto a tempo determinato,
- produttori agricoli esonerati dall’obbligo di presentare la dichiarazione dei sostituti d’imposta.
Il modello precompilato – oppure ordinario – può essere compilato da chi ha percepito redditi di lavoro dipendente o assimilati, redditi di fabbricati e terreni, redditi di capitale, redditi di lavoro autonomo senza partita IVA, redditi diversi e alcuni redditi assoggettabili a tassazione separata.
Come si compila il modello precompilato
Iniziamo con il dire che le specifiche tecniche della compilazione valide per l’anno in corso sono state indicate nel Provvedimento numero 52627 del 24 febbraio 2023. La trasmissione dovrà avvenire in via telematica utilizzando il modello precompilato o rivolgendosi ai sostituti d’imposta, ai CAF, ai professionisti abilitati o agli intermediari abilitati. Le istruzioni accompagneranno il contribuente che vuole procedere in autonomia durante tutto il percorso, dall’indicazione dei dati anagrafici fino alla scelta dell’otto, del cinque e del due per mille.
L’accesso al modello 730 precompilato richiedere il possesso di un’identità digitale – SPID, CIE o CNS – per entrare nell’area personale dell’Agenzia delle Entrate. L’AdE metterà a disposizione dei contribuenti il prospetto a partire dal 30 aprile 2023. Questo conterrà i dati presenti nella Certificazione Unica inviata all’Agenzia dai sostituti d’imposta ossia i dati anagrafici di tutti i componenti del nucleo familiare, i redditi da lavoro dipendente e di pensione, i compensi da lavoro autonomo occasionale, i dati delle locazioni brevi, le trattenute di addizionale regionale e comunale. Il modello conterrà anche gli oneri deducibili o detraibili e i rimborsi anche per i familiari a carico (spese sanitarie, spese universitarie, interessi passivi dei mutui, contributi previdenziali…).
Altre informazioni saranno prese dal 730 dell’anno precedente – come quelle relative al possesso di terreni e fabbricati – oppure dall’Anagrafe Tributaria. Ogni contribuente dovrà verificare attentamente ogni dato contenuto nel documento, modificarlo se errato e aggiungere altre informazioni se mancanti.
Dai controlli all’invio
Passo dopo passo il sistema guiderà nella compilazione del modello 730 per evitare omissioni e dimenticanze che potrebbero comportare il pagamento di sanzioni. Nella sezione di riferimento il contribuente potrà avere accesso non solo al modello precompilato ma anche al prospetto con riassunto dei redditi e delle spese presenti nel documento. Sarà un ulteriore aiuto per il cittadino in fase di verifica delle informazioni. Occorre ricordare, infatti, che qualora l’AdE non dovesse risalite con certezza a qualche dato specifico non lo inserirà nel modello. Sarà compito del contribuente riempire tutti i campi da compilare rimasti in sospeso.
Gli interessi passivi del mutuo potrebbero non essere noti all’Agenzia delle Entrate così come alcune spese sportive o sanitarie effettuate presso privati (occorre pagare sempre con mezzi tracciabili per portare le spese in detrazione). Attenzione, dunque, a non omettere nulla. Nella sezione si leggerà anche l’esito della liquidazione ossia il rimborso spettante erogato direttamente in busta paga oppure le somme che verranno prelevate dalla busta paga. Infine si potrà visualizzare il modello completo con tutti i dettagli della liquidazione.
La compilazione del modello precompilato presuppone, prima dell’invio, l’inserimento del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio e la compilazione delle schede per l’otto, il cinque e il due per mille. Una volta che il quadro sarà completo allora si potrà procedere con l’inoltro della dichiarazione dei redditi. Nella stessa sezione si potrà recuperare la ricevuta di avvenuta presentazione.