L’Alfa Romeo ha rispolverato la leggendaria collaborazione con Zagato per un nuovo bolide che ha lasciato gli appassionati senza fiato.
Vi sono nomi che ispirano i puristi di un marchio storico come quello del Biscione. Il carrozziere Zagato ha esaltato con modelli iconici le linee decise delle Alfa Romeo. Da troppo tempo non si vedeva su strada un nuovo modello special in grado di rialzare l’hype dopo anni bui. Per i fan del marchio di Arese le ultime stagioni non sono state all’insegna della sportività.
Ad eccezione della versione quadrifoglio della Giulia, l’Alfa Romeo non è riuscita a rilanciare vetture brutali posti in grado si risvegliare l’animo sopito dei giovani. Sono stati prodotti due SUV che hanno seguito il trend di tanti altri brand competitor. MiTo e la Giulietta sono un lontano ricordo. Il listino attuale propone la Tonale e la sorella maggiore Stelvio, oltre alla berlina. Oggi chi vuole un’Alfa Romeo o punta alla Giulia da quasi 50.000 euro o è costretto ad accettare il nuovo trend delle auto a ruote alte.
Il marchio di Arese ha deciso di lanciarsi in un futuro full electric. Dal 2027 la gamma sarà 100% alla spina, lasciando forti perplessità per il nostro mercato. Un costruttore come Alfa ha fatto della potenza dei motori termici il suo marchio di fabbrica. Arrivati a questo punto, a sorpresa, è giunta la notizia della realizzazione di una sportiva nuda e cruda in collaborazione con Zagato.
Ugo Zagato creò, nel 1919, la sua azienda, dopo l’esperienza bellica nel reparto degli aeroplani. Il suo sogno era trasferire le conoscenze che aveva acquisito dall’ambito aeronautico a quello automobilistico. La sua prima opera fu una FIAT 501, e pian piano riuscì a farsi un nome. Non è un banale “tuning”, come potrebbe essere inteso oggi, ma una ricercatezza estrema di leggerezza, usando materiali innovativi. Il lavoro sull’aerodinamica rese possibile la realizzazione di vetture moderne e accattivanti.
Brand come Maserati, Alfa Romeo, Aston Martin e tanti altri scelsero di collaborare con Zagato per la creazione di veri masterpiece. Ancora oggi il carrozziere milanese è riuscito ad unire la filosofia progettuale delle sportive iconiche del Biscione con il suo design all’avanguardia. Dopo oltre 100 anni di storia e un futuro sempre più oscuro, l’auto che apprezzerete nel video in basso del canale YouTube di DPCcars è il massimo concentrato di tecnologia di ultima generazione.
L’Alfa Romeo torna a ruggire
La Giulia SWB Zagato è un esemplare unico destinato a un fortunato collezionista tedesco. Da una richiesta speciale è nata l’ennesima collaborazione tra il marchio di Arese e la carrozzeria meneghina. Cofano lungo, coda tronca e un motore bestiale da 540 cavalli. Al 2.9 V6 da 540 CV della Giulia GTAm è abbinato un preciso cambio manuale del modello Quadrifoglio. Ve lo avevamo detto che si trattava di una vera rarità per il panorama attuale. L’Alfa Romeo Spider torna in vita? Render da brividi.
La carrozzeria è in fibra di carbonio e abbraccia un telaio realizzato sul pianale Giorgio. L’auto con un passo accorciato, conosciuto all’estero con la sigla Short Wheel Base, è molto agile, come apprezzerete nel filmato. La sportiva ha anche un sapore retrò, ispirandosi al design delle storiche auto della serie SZ con la coda tronca degli anni ’60. Alfa Romeo, rivoluzionata la 33 Stradale: guardate che spettacolo.
La SZ del 1989, in modo meno curvoso, aveva una impostazione simile. Sotto il cofano anteriore batteva forte il motore, mentre il retrotreno era pressoché nullo. Nel frontale spiccano i due gruppi di tre fari tipici della sportiva anni ’90, ma non dissimili dalle nuove Alfa. A livello laterale l’auto potrebbe apparire affusolata come un Aston Martin, con la doppia gobba sul tetto. Il team del Centro Stile Alfa Romeo, guidato da Alejandro Mesonero, ha lavorato a braccetto con la carrozzeria milanese.