Alcuni contribuenti possono accedere alla pensione con 15 anni di contributi, senza dover attendere la maturazione dei 20 anni ordinari.
L’ordinamento previdenziale italiano contempla le cd. tre Deroghe Amato, che consentono l’accesso al pensionamento con soli 15 anni di contribuzione (780 settimane), fino al 31 dicembre 2024.
La pensione con 15 anni di contributi, inoltre, si può raggiungere anche per mezzo del computo presso la Gestione Separata. Il contribuente che sceglie di far raggruppare tutti i versamenti posseduti in tale Gestione, può conseguire, infatti, la pensione di vecchiaia contributiva.
Vediamo, dunque, cosa stabilisce la disciplina normativa al riguardo.
Non perdere il seguente approfondimento: “In pensione con pochi anni di contributi, si può da subito: mai perdere la speranza!”
Accesso alla pensione anticipata con le tre Deroghe Amato
Un Lettore ci ha inviato il seguente quesito:
“Buongiorno, vorrei sapere se, con la terza Deroga Amato, l’importo della pensione dovrà soddisfare anche il requisito di essere pari almeno a 1,5 volte l’Assegno sociale. Grazie.”
Prima di rispondere alla domanda del Lettore, ricordiamo in cosa consistono le Deroghe Amato.
- La prima deroga permette di andare in pensione con soli 15 anni di contributi, a patto che siano stati tutti versati entro il 31 dicembre 1992. Possono usufruirne sia gli iscritti presso l’Assicurazione Generale Obbligatoria INPS sia gli iscritti presso i Fondi sostitutivi ed esclusivi. Per maggiori informazioni sulla misura, leggi il seguente articolo: “In pensione con solo 15 anni di contributi è incredibile ma vero, la soluzione è questa“;
- la seconda deroga Amato consente l’accesso alla pensione di vecchiaia con 15 anni di contribuzione a coloro che hanno avuto dall’INPS l’autorizzazione a versare i contributi volontari entro il 26 dicembre 1992. Basta solo l’autorizzazione, anche senza accredito effettivo di alcun contributo. Tale deroga, però, è preclusa ai dipendenti pubblici iscritti presso le Gestioni esclusive INPS;
- con la terza deroga Amato si ottiene la pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi se si hanno:
- almeno 15 anni di contributi da lavoro subordinato, versati presso il Fondo Pensione dei Lavoratori Dipendenti;
- 25 anni di anzianità assicurativa. In pratica, il primo contributo INPS deve essere stato accreditato almeno 25 anni prima della domanda di pensione;
- per almeno 10 anni, nell’arco dell’intera vita lavorativa, bisogna aver lavorato in maniera discontinua.
I 15 anni di versamenti possono essere maturati anche tramite il cumulo, cioè la somma gratuita di tutti i contributi accreditati.
Attenzione, però, perché, mentre la prima e la seconda deroga Amato si riferiscono sia ai lavoratori dipendenti sia agli autonomi, la terza deroga, invece, riguarda solo i dipendenti.
Chiariamo al nostro gentile Lettore, infine, che non ci sono limiti riguardanti l’importo dell’assegno pensionistico spettante.
Pensionamento con soli 5 anni di versamenti: quando è possibile?
La pensione di vecchiaia contributiva è rivolta ai lavoratori che, al 31 dicembre 1995, non possiedono versamenti previdenziali. È necessaria, però un’anzianità anagrafica di 71 anni ed una contributiva di almeno 5 anni.
Il trattamento, inoltre, è fruibile anche da parte di coloro che hanno contributi al 31 dicembre 1995, ma che scelgono per il loro calcolo all’interno della Gestione Separata. Di conseguenza, anche le parti che sarebbero ricadute nel sistema retributivo o misto, sono ricalcolate con quello contributivo (decisamente più penalizzante).
Sono, poi, necessari i seguenti presupposti:
- meno di 18 anni di versamenti al 31 dicembre 1995;
- almeno un contributo pagato al 31 dicembre 1995 ed almeno uno (corrispondente ad 1 mese) accreditato presso la Gestione Separata;
- almeno 15 anni di contribuzione totale, di cui almeno 5 anni versati dopo il 1° gennaio 1996.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.