Esistono delle situazioni in cui è possibile richiedere un rimborso all’host, presso cui abbiamo prenotato, che non sempre si conoscono.
Spesso e volentieri succede che ci ritroviamo davanti delle strutture ricettive differenti da quelle viste online. Per evitare di essere manipolati dall’host, teniamo a mente bene queste condizioni a nostro vantaggio.
Siamo in pieno periodo primaverile, il clima dovrebbe diventare un po’ più dolce e sicuramente qualcuno starà pensando di approfittare di queste condizioni per qualche gita fuori porta. Magari una gita che possa durare un bel week end all’insegna dell’arte o della cultura in generale. Ebbene, il mondo del web è quello ideale per cercare una sistemazione che vada incontro alle varie situazioni economiche.
Non a caso, citiamo siti come AirBnb oppure Booking, presi d’assalto soprattutto in estate per prenotare le vacanze a basso costo. Tuttavia, può accadere che quando ci ritroviamo dinanzi l’immobile, questo risulti essere totalmente differente da quello descritto dal sito su cui l’abbiamo prenotato. E non è raro che alla parola rimborso l’host cerchi di minimizzare il problema, evitando di restituire i soldi.
L’importante è non farsi soggiogare da questi trucchetti e ricordarsi esattamente quando il rimborso deve essere più che dovuto. Inoltre, visto che stiamo parlando di viaggi, quante volte è capitato che il telepass si blocchi? Ebbene, se ciò accade non bisogna mai e poi mai fare questa manovra perché si rischia tantissimo! Oppure, per chi vorrebbe viaggiare con i servizi pubblici, segnaliamo come in questa città siano stati creati degli abbonamenti agevolati per due categorie di persone. Dopo aver pensato al trasporto, pensiamo a come farci rimborsare.
Quando posso chiedere il rimborso a siti come AirBnb, Booking e non solo?
Iniziamo col dire che, paradossalmente, delle volte si è più tutelati tramite tali siti che tramite agenzia. Ma, comunque sia, questa legge del rimborso riguarda anche un albergo o un bed and breakfast prenotati fisicamente. Quindi, che sia ben chiaro: se la prenotazione è fisica o online, il rimborso deve essere garantito sempre.
Detto questo, il caso classico in cui è possibile chiedere i soldi indietro è quando l’immobile non è affatto quello segnalato dal sito. Ad esempio: immaginiamo di aver prenotato una settimana di vacanza in assoluto relax in una villa lussuosa con piscina.
Arrivati sul posto, tuttavia, notiamo che la piscina non solo non esiste, ma che è anche sostituita da una pozzanghera che, sicuramente, tutto è tranne che lussuosa. Ebbene, in questo caso, possiamo contattare l’host o direttamente il sito perché abbiamo dirittio al rimborso immediato.
Ora, poi, in base a determinate condizioni possiamo ricevere o un rimborso totale delle spese oppure parziale. Questo riguarda degli aspetti particolari che bisogna discutere con l’host.
Ci sono altre situazioni in cui posso richiedere un rimborso?
L’appartamento visto da vicino che non corrisponde alla foto viste online non è l’unico caso in cui richiedere un rimborso delle spese. Infatti, esistono altre condizioni, magari più piccole, che, però, hanno la stessa importanza.
Ad esempio, se entriamo in doccia e non esce l’acqua calda, possiamo chiedere i soldi indietro. Stesso discorso vale se la doccia in questione è rotta oppure se un altro aspetto dell’abitazione lo è.
Poi, nel caso in cui si venga travolti dalla presenza di animali pericolosi, ovviamente non segnalati, possiamo esigere che i nostri soldi ritornino indietro e lasciare immediatamente l’immobile.
E ancora: se l’ubicazione fisica dell’immobile non combacia con quella segnalata sul sito, allora, proprio come nelle altre situazioni appena descritte, possiamo avere un risarcimento.
Queste, infatti, sono tutte situazioni gravi che non possono essere sminuite perché possono rendere impossibile la nostra permanenza in un simile luogo. Tra l’altro, si tratta anche di un fatto di trasparenza e chiarezza, due qualità che ultimamente stanno andando a scemare!
