Quando si acquista l’acqua in bottiglia ci si potrebbe chiedere se questa ha oppure no una data di scadenza: si, ed ecco come si controlla
Se si acquista l’acqua in bottiglia spesso, a differenza di qualche altro prodotto, non si fa caso alla scadenza ma questa come si legge? Ecco cosa c’è da sapere e tutte le informazioni utili a riguardo.
Forse non tutti lo sanno, ma anche l’acqua che si acquista al supermercato ha una data di scadenza. Questa viene impressa sulla confezione e solitamente varia da uno fino a tre anni.
La data di scadenza è relativa a quando l’acqua è stata imbottigliata e varia rispetto al materiale dove questa si trova. Se si tratta di plastica oppure vetro.
Se si vuole trovare la data di scadenza basterà controllare i tappi delle bottiglie oppure, se non vi è espressa sul tappo, è necessario guardare la bottiglia nella sua interezza.
La scadenza di questo prodotto è denominata TMC. Tale acronimo significa Termine Minimo di Conservazione. Quindi non si tratta di una scadenza tassativa come può essere per altri prodotti.
Come, però, si può intuire la scadenza non è relativa al contenuto della bottiglia bensì alla questione che l’acqua si trova sigillata in alcuni materiali. Di conseguenza, è necessario che il consumo avvenga in quel determinato periodo.
Come in tantissimi sicuramente già sapranno, la plastica, dopo un determinato lasso di tempo, potrebbe rilasciare alcune sostanze. Chiaramente, l’acqua in bottiglia rischierebbe di essere contaminata.
Diverse ricerche condotte negli anni precedenti hanno reso noto come le sostanze chimiche della plastica possano passare in acqua. Tra queste vi è l’antimonio ed anche il BFA.
L’acqua ha una data di scadenza: i rischi della contaminazione
Esistono diversi modi per scongelare le pietanze, spesso, per fare più in fetta, si potrebbe pensare si scongelare il pane utilizzando il microonde ma si può fare? Ecco cosa c’è da sapere in merito e perché è meglio evitare.
Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, come anticipato, la plastica potrebbe rilasciare sostanze chimiche nell’acqua di conseguenza è buona norma controllare la scadenza delle confezioni quando si acquistano.
Se, infatti, si ingeriscono una serie di sostanze queste potrebbero accumularsi nell’orgasmo. Co trascorrere del tempo vi potrebbe essere il rischio di incorrere in alcuni problemi di salute ed intaccare la funzionalità di alcuni apparati come quello respiratorio.
Inoltre, è molto importante tenere bene a mente la questione del calore. Diverse ricerche hanno sottolineato come le fonti di calore potrebbero accentuare tale problematica. In più, a causa del caldo, anche i batteri potrebbero proliferare.
Come conservare le bottiglie d’acqua?
Potrebbe risultare essere molto utile conservare le bottiglie lontano da fonti di calore. Riporle, magari, in un luogo fresco e dove soprattutto non penetrano i raggi solari. Questo consentirebbe di evitare che la plastica rilasci le sostanze chimiche e di conseguenza di incorrere in problemi per la salute.
Inoltre, una recente ricerca ha messo alla luce come in qualche acqua minerale vi siano presenti metalli pesanti. Una problematica, che seppur di minore rilievo, si potrebbe incontrare se si acquista l’acqua gassata.
Questa, dopo la data di scadenza, potrebbe perdere la sua frizzantezza. Dal momento che, come ampiamente spiegato, l’acqua non ha una data di scadenza e le plastiche sono un grosso problema per quanto concerne l’inquinamento si potrebbe provare a trovare una soluzione. La più semplice è quella di evitare di acquistare l’acqua imbottigliata e preferire quella del rubinetto.
Se, però, si preferisce l’acqua in bottiglia potrebbe essere utile acquistare quella in vetro così da aiutare l’ambiente.