In quali casi spetta la tredicesima mensilità e in particolare su quali prestazioni economiche assistenziali?
Esaminiamo cosa prevede la normativa rispondendo anche al quesito di un Lettore.
Il caso che ci è stato prospettato da un Lettore è il seguente: “Buongiorno, io ho percepito l’assegno di accompagnamento alla pensione fino a ottobre 2022, (raggiunto l’età 67 anni), dal 1° novembre percepisco la pensione di vecchiaia. Volevo sapere se avrò diritto alla tredicesima sull’assegno di accompagnamento che ho riscosso da gennaio a ottobre 2022. Grazie”.
Per tutte le prestazioni economiche assistenziali è previsto il diritto alla tredicesima? Vediamo quando spetta e quando invece no con un’analisi della fattispecie in questione.
L’indennità di accompagnamento
L’indennità di accompagnamento è la prestazione economica assistenziale erogata a favore degli invalidi civili, mutilati, inabili totali per patologie fisiche o psichiche.
L’accompagno viene riconosciuto dopo aver accertato:
- impossibilità di deambulare, dunque necessità dell’aiuto di un familiare o accompagnatore permanente;
- impossibilità di compiere le normali azioni quotidiane, con la necessità dell’assistenza continua di un familiare o accompagnatore.
Su quali prestazioni economiche assistenziali spetta la tredicesima?
La tredicesima mensilità spetta sulle prestazioni economiche assistenziali riconosciute dall’INPS, dunque sulla pensione d’invalidità e assegno sociale.
L’INPS riconosce la pensione d’invalidità alle persone che rientrano nei requisiti, quali:
- requisito reddituale per il 2022 il limite da rispettare corrisponde al valore di 17.050,42 euro annui;
- viene riconosciuta in favore delle persone affette da patologie invalidanti con un’età compresa tra i 18 e i 67 anni;
- viene riconosciuta la pensione d’invalidità alle persone che ottengono dalla visita medica sanitaria disposta dalla Commissione Sanitaria ASL- INPS una percentuale d’invalidità tra il 74% e il 100%;
- possono richiedere la pensione d’invalidità sia i cittadini italiani che i cittadini stranieri comunitari e cittadini stranieri extracomunitari, con residenza stabile e abituale sul suolo nazionale.
Per le altre prestazioni di tipo assistenziale non viene erogata alcuna tredicesima, come nel caso dell’indennità di accompagnamento riconosciuta agli invalidi, come pure dell’indennità sostitutiva di disoccupazione (Naspi).
Neppure sull’assegno unico per figli a carico non viene corrisposta alcuna tredicesima questa, invece, spetta comunque ai lavoratori in cassa integrazione.
La tredicesima viene pagata dall’INPS in favore dei pensionati; tuttavia, non spetta una mensilità aggiuntiva né per chi prende la pensione di cittadinanza né per chi ha usufruito dell’Ape Sociale.
La prima, infatti, non è altro che una prestazione simile al reddito di cittadinanza, dunque un sostegno economico riconosciuto ogni mese ma senza alcuna tredicesima.
L’APE Sociale, invece, è un’indennità sostitutiva della pensione erogata in favore di quelle categorie di lavoratori a cui è stato consentito di uscire anticipatamente dal mercato del lavoro percependo – negli anni che mancano al raggiungimento della pensione – un assegno sostitutivo finanziato da un prestito erogato da un istituto di credito.
La risposta al Lettore
Per rispondere al Lettore che ci ha chiesto se ha diritta alla tredicesima sull’assegno di accompagnamento che ha riscosso da gennaio a ottobre 2022, la risposta è negativa, in quanto l’indennità di accompagnamento è una di quelle prestazioni economiche assistenziali riconosciute dall’INPS per le quali non è prevista l’erogazione della tredicesima mensilità.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.