Qual è il tempo di durata dei pannelli fotovoltaici e qual è il costo dello smaltimento una volta giunti alla fine della loro vita?
Quanto tempo durano i pannelli fotovoltaici e cosa succede quando giungono alla fine della loro ‘vita’ di funzionamento, ovvero come si fa lo smaltimento e quanto costa? I dettagli di seguito.
Quando si parla di pannelli fotovoltaici si fa riferimento ad investimenti di medio – lungo periodo, ma i quesiti su cosa accade al termine del ciclo di funzionamento non mancano.
Nel dettaglio, si tratta di un sistema alternativo inerente la produzione di energia elettrica in modo sostenibile. I pannelli fotovoltaici impiegano l’energia del sole, e qualora organizzato bene e su misura per la propria abitazione, consente anche il risparmio in bolletta.
Talvolta vi è però un aspetto poco considerato durante l’investimento. Ovvero lo smaltimento dei pannelli stessi.
Occorre tener presente, prima di un eventuale investimenti in tale tecnologia, che i pannelli sono altamente riciclabili. Ovverosia, si possono recuperare sino al novantacinque, anche il novantotto per cento dei materiali impiegati in relazione al modulo solare fotovoltaico.
In sostanza, è possibile riciclare quasi del tutto il pannello solare. Dunque, tale soluzione si lega ad oggi ad un sistema completo dal punto di vista del risparmio, così come della sostenibilità.
Durata pannelli fotovoltaici, quanti anni
Gli spunti e gli elementi da approfondire in tema fotovoltaico non mancano, si pensi ad esempio alla questione efficenza, migliorata con tale nuovo approccio: tutti i dettagli.
Tornando però al tema in oggetto, la durata dei pannelli fotovoltaici è piuttosto lunga. Non tutti sanno infatti che si tratta su per giù di venticinque anni. Andare oltre tale lasso di tempo è possibile, ma dopo tale periodo inizia a calare la capacità di generazione energetica.
La media a proposito della massima resa è pari a quindici anni infatti, ciò quantomeno nel caso non si verifichino danneggiamenti non previsti al sistema.
L’investimento nei pannelli fotovoltaici e nel sistema di accumulo dunque conviene nel medio – lungo periodo, con i costi di smaltimento che si ammortizzano nel tempo.
Tra le peculiarità che rendono conveniente un impianto di tale tipo vi è la longevità. Mediante, la durata della vita è tra i venti e venticinque anni, come detto. Chiaramente, molto dipende anche dalla buona manutenzione. Ii taluni casi si può avere il riscontro anche di trent’anni di durata con un calo basso in merito alla produzione.
Vi sono taluni aspetti a proposito degli impianti che rendono quest’ultimi più o meno propensi all’usura. L’elemento importante riguarda quindi la manutenzione, che possono permettere lo smaltimento dei panni soltanto giunti a fine ciclo.
Il tema del “dopo“, è infatti una delle critiche più grandi a proposito delle fonti rinnovabili. O anche nel caso ad esempio dei veicoli elettrici. Nel dettaglio, a proposito dello smaltimento e relativi costi.
La tecnologia consente un riciclo quasi totale dei pannelli ed anche a costo zero.
Fotovoltaico e smaltimento, come e quanto costa smaltire
Lo smaltimento dei pannelli esauriti o con danni non è difficile, ma occorre fare riferimento ai centri di raccolta specializzati. Oppure, alle aziende specializzate che procedano allo smaltimento secondo legge.
Il processo è complesso ed in fasi qui scomposizione di ogni parte, selezione dei materiali al fine del riciclo. E ancora, raffinamento.
Servono tecnologia all’avanguardia per lo smaltimento e recupero della quasi totalità del pannello, e per rendere il ciclo sostenibile.
Circa i costi, questi si dividono a seconda dell’annata di installazione dello stesso. Il costo per smaltire uno installato prima del 12.04.2014 va al proprietario. Tranne qualora non si avvalga del ritiro “uno contro uno”. Ovvero se sceglie di comprarne uno nuovo.
In tal caso il produttore del nuovo smaltirà il precedente. Per quelli installati dopo il 12.04.2014, costi e smaltimenti si legano al produttore.