Il 9 marzo 2023 si è concluso la diciannovesima emissione di BTP Italia marzo 2028: boom di investitori e risparmiatori privati (retail).
A rendere noto la chiusura del collocamento dei titoli indicizzati all’inflazione italiana è lo stesso ministero dell’Economia e delle Finanze tramite il comunicato stampa numero 39.
Il collocamento della diciannovesima emissione del BTP Italia era iniziato il 6 marzo e fino all’8 marzo era destinato ai retail. Invece, gli investitori istituzionali per sottoscrivere il titolo dovevano aspettare l’unico giorno a disposizione: il 9 marzo. Per prima cosa però riassumiamo che cosa è un BTP Italia. Si tratta di titoli di Stato indicizzati all’inflazione italiana secondo l’Indice FOI, ovvero l’Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, senza tabacchi.
BTP Italia marzo 2028: particolarità del titolo
Il MEF, acronimo di ministero dell’Economia e delle Finanze, ha comunicato il collocamento del BTP Italia il mese scorso. La Redazione di Informazione Oggi ne ha dato notizia nell’articolo “BTP Italia: nuovo collocamento dal 6 marzo con la possibilità di guadagnare 2 volte”.
In pratica, il nuovo titolo indicizzato all’inflazione italiana ha una scadenza a 5 anni (con data di godimento al 14 marzo 2023) che sarà il 14 marzo 2028. Il tasso della cedola reale annuo, reso noto dal comunicato numero 32 del 3 marzo, è del 2%. Un ulteriore comunicato ha confermato la stessa percentuale con tasso cedolare annuo definitivo. Le cedole saranno pagate due volte l’anno avendo scadenza semestrale. Perché si ha la possibilità di guadagnare due volte? I risparmiatori e gli investitori che acquistano il titolo all’emissione e lo detengono fino alla scadenza riceveranno un ulteriore premio pari all’8 per mille: il cosiddetto premio fedeltà.
Il collocamento del BTP Italia non avviene tramite la consueta asta marginale ma attraverso la piattaforma MOT (Mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana). Il collocamento si divide in due fasi: la prima dedicata ai risparmiatori e agli investitori privati, i cosiddetti retail; la seconda ai cui partecipano gli investitori istituzionali.
Come detto, il valore della cedola è reso noto, con un comunicato, qualche giorno prima del collocamento. Nello stesso comunicato si conoscerà anche il primo codice ISIN, ovvero il numero identificativo del titolo, che sarà utilizzato solo per la prima fase (IT0005532715). Infatti, durante la seconda era si utilizzerà un altro codice ISIN che poi sarà quello definitivo: IT0005532723.
I risultati del collocamento
La prima fase del collocamento c’è stata dal 6 all’8 marzo 2023. Durante questa fase sono stati conclusi 327.323 contratti per un controvalore pari a 8.563,209 milioni di euro. Il Ministero rende noto che si è trattato di un elevato numero di contratti sottoscritti; in particolare, è la seconda volta che succede nelle emissioni BTP Italia. Questo è dovuto a una significativa partecipazione di investitori e risparmiatori retail.
Il risultato, inoltre, conferma la strategia del Dipartimento del Tesoro degli ultimi anni che ha come obiettivo la crescita dei piccoli risparmiatori per diversificare il portafoglio finanziario. Poi, si nota che il 70% dei contratti firmati hanno avuto un importo inferiore ai 20mila euro che insieme a quelli di importo fino a 50mila euro si arriva a circa il 93% dei totali. Infine, pari a 26.161 euro il taglio medio dei contratti: il più basso mai registrato nelle emissioni di BTP Italia.
Anche se per le modalità di emissione è difficile sapere con precisioni le caratteristiche dei sottoscrittori, secondo le informazioni fornita dai Dealer e Co-Dealer (intermediari finanziari) si suppone che abbiano partecipato un numero maggior di investitori individuali rispetto agli investitoti istituzionali (private banking).
La seconda fase, dedicata proprio a questi ultimi, è durata circa 2 ore e ha visto un controvalore totale pari a 1.353,653 milioni di euro.