Chiarimenti da parte dell’INPS sulla anomalia apparsa nel cedolino della pensione di marzo 2023. Ecco a cosa è dovuto.
La pensione è un trattamento economico che lo Stato o altri istituti di previdenza eroga al lavoratore dopo la cessazione dell’attività lavorativa.
Per ottenerla ci sono delle condizioni e dei requisiti da rispettare. Tra questi fondamentali sono l’età anagrafica e i contributi maturati. Nel tempo la normativa ha subito cambiamenti. Dopo anni di attesa, è probabile che nel 2024 ci sarà una radicale riforma delle pensioni. Anche se, una recente risposta di Pasquale Tridico, presidente dell’INPS, nella trasmissione “Porta a Porta”, spiazza tutti i lavoratori.
Pensione di marzo 2023: INPS chiarisce l’anomalia sul cedolino
Dopo il termine dell’attività lavorativa l’ex lavoratore riceverà il cedolino della pensione. Si tratta di un documento che è possibile consultare anche online per verificare l’importo dei trattamenti liquidati dall’INPS. Il pensionato può vedere il proprio cedolino dal sito dell’INPS digitando nella barra di ricerca www.inps.it. Il successivo percorso da seguire è: pensione e previdenza > strumenti > cedolino della pensione.
Alcuni pensionati hanno riscontrato nel cedolino di marzo 2023 una anomalia. Di conseguenza, l’INPS ha pubblicato una nota con i chiarimenti.
L’anomalia, però, riguarda solo le pensioni erogate da gestioni private e quindi interessa solo quei pensionati che a marzo 2023 hanno ricevuto il pagamento di un importo aggiunto. Si tratta della voce “conguaglio arretrati” riportano nella seconda riga del cedolino.
Come si nota, l’ammontare netto della trattenuta Irpef applicata, e riportata nel cedolino stesso, risulta più alto e non pari come dovrebbe essere in base al calcolo. L’importo è la sottrazione delle detrazioni riconosciute al pensionato dall’Irpef lorda dovuta.
L’INPS comunica e chiarisce che non si tratta di un errore di calcolo, perché questo è stato correttamente eseguito, ma piuttosto della esposizione dei dati.
In pratica, nella voce “trattenute Irpef” è compreso anche l’importo delle ritenute fiscali calcolate sul “conguaglio arretrati” che però nel cedolino, però, non hanno ancora una voce autonoma.